In Italia le donne investono meno degli uomini. Non è diffidenza, ma solo perchè guadagnano di meno
Galvani (Moneyfarm): la percentuale femminile che decide di non investire i propri risparmi è del 39% contro il 29% di uomini.
Non è una differenza culturale
Le donne italiane investono meno degli uomini. La ragione di questa differenza non va ricercata in una maggior diffidenza delle donne verso i mercati finanziari in una loro minor conoscenza di questo campo, bensì nella minore disponibilità economica del genere femminile italiano rispetto a quello maschile, risultato del dislivello salariale ancora esistente nel nostro Paese.
E' quanto emerge da una recente ricerca di Moneyfarm, società di consulenza finanziaria online con sede in Italia e nel Regno Unito, che ha condotto un sondaggio in collaborazione con YouGov Plc.
Analizzando il dato del patrimonio investito, si può osservare una chiara difformità tra i due generi: più di un italiano su tre non possiede alcun investimento, ma la percentuale di donne che decide di non investire i propri risparmi è decisamente più alta di quella maschile: il 39% contro il 29%.

Quando interrogati sulle ragioni che li trattengono dall'investire, gli italiani affermano che il motivo determinante non sia la sfiducia nel mondo della finanza, né la scarsa conoscenza di esso: il 42% degli intervistati ha dichiarato di non guadagnare abbastanza, e il 51% ha affermato di non avere abbastanza risorse finanziarie al netto delle spese.
Nessuna delle altre opzioni ("preferisco usare i miei soldi in altro modo", "non mi fido dei consulenti", "è troppo complicato", "non so come investire") è stata scelta da più del 15% del campione.
È interessante notare come, seppur in maniera non molto marcata, la scarsa fiducia o la mancanza di competenza rispetto agli investimenti siano indicazioni più popolari tra gli uomini che tra le donne.
Dall'indagine emerge il quadro di una congiuntura economica difficile in cui gli italiani, in particolar modo la popolazione femminile, riconoscono l'importanza di investire ma non pensano di avere le risorse necessarie per entrare sul mercato.