Fixed Income: piu' attenzione al valore
Iggo (Axa IM): c'è una discreta correlazione tra l'andamento dei mercati dei tassi (titoli di Stato core) e del puro credito (sovrarendimento high yield) e gli indicatori macroeconomici come gli indici PMI
Se una delle ragioni per lasciarsi coinvolgere dal rally che ha fatto seguito all'elezione di Trump era la convinzione che il nuovo Presidente avrebbe assunto un atteggiamento più professionale all'avvicinarsi del giorno del suo insediamento, non ci sorprende che qualche investitore ci stia ripensando.
Trump si sta dimostrando imprevedibile e istrionico come in campagna elettorale.
Dunque il rally è in parte rientrato.
L'aspetto positivo è che l'economia sta andando bene e le dinamiche macroeconomiche favoriscono gli strumenti più esposti al rischio.
Il discorso di insediamento è stato un momento cruciale.

Potrebbe scatenare un'altra ondata di rialzi dei rendimenti obbligazionari e del mercato azionario, oppure potrebbe spingere gli investitori a prendere profitto per poi stare fermi a guardare.
In Europa sembra tutto tranquillo
I mercati sono saliti mentre l'attenzione si concentrava sugli Stati Uniti e i rendimenti obbligazionari core a più lungo termine sono saldamente in territorio positivo. I mercati del credito sono stabili, il segmento high yield in Europa ha realizzato un rendimento di circa 75 punti base più alto rispetto ai titoli di Stato nelle prime due settimane dell'anno.
In generale, le obbligazioni a più alto rendimento stanno sovraperformando, mentre il mercato investment grade a più basso rendimento ha dovuto assorbire volumi elevati di emissioni corporate a gennaio.
Secondo Bloomberg, nel 2017 le emissioni di obbligazioni societarie (investment grade) negli Stati Uniti hanno già toccato quota 93 miliardi di dollari, in buona parte nel settore finanziario, ma anche in altri, per esempio in quello delle telecomunicazioni.