Come investire e contemporaneamente aiutare gli altri?
Gacon (Lombard Odier): occorre ripensare l'investimento a impatto sociale. Il capitale diventa una forza per fare del bene, oltre che una fonte di rendimenti finanziari
Una delle caratteristiche fondamentali che distinguono gli esseri umani è la compassione: l'abilità di vedere la sofferenza degli altri e agire per migliorare la loro vita.
La grande quantità di denaro donata agli enti benefici nel mondo, che cresce ogni anno, testimonia la volontà di costruire una società più inclusiva.
Quasi un terzo della popolazione mondiale devolve, infatti, del denaro a enti di beneficenza.

Ciononostante, le donazioni di questo tipo restano trascurabili se raffrontate all'importo totale del denaro investito giornalmente tramite piani di risparmio e di investimento.
Il valore globale del patrimonio gestito ha raggiunto 71.400 miliardi di dollari nel 2015; tutto questo denaro potrebbe potenzialmente essere usato per generare un cambiamento sociale positivo.
Perché, invece, questo non accade?
Storicamente, l'investimento si fonda su due aspetti fondamentali: il rendimento e il rischio.
La nostra visione del valore creato da un investimento è pertanto rimasta limitata a questi due fattori.
Oggi, tuttavia, la generazione dei Millennial si sta rendendo conto della potenza del capitale per affrontare alcuni dei problemi più urgenti della società globale.
Si aggiunge così una terza dimensione, quella dell'"impatto", alla definizione di cosa rappresenta un buon investimento.