Il Processo Telematico: vantaggi anche per le imprese
Avv. Colarocco: sta diventando lo standard tra gli operatori del diritto con oltre 6 milioni di accessi giornalieri anche da mobile ed il deposito di oltre 4 milioni di atti.
Più che dimezzati i tempi per i decreti ingiuntivi
L'efficienza dell'amministrazione della giustizia è uno dei parametri su cui viene valutata la capacità di uno Stato di attrarre investimenti, creare nuove imprese e nuovi posti di lavoro.
Purtroppo, l'Italia ha storicamente dimostrato di avere un sistema giudiziario la cui inefficienza, secondo alcuni studi, costerebbe al sistema Paese all'incirca un paio di punti di PIL.
Ecco, quindi, che per colmare questo gap e costruire un sistema economico in cui le imprese possano contare su un sistema giudiziario più efficiente si inserisce il progetto del processo telematico, che oggi trova una sempre maggiore applicazione.

Infatti, gli investimenti per la digitalizzazione della giustizia sono più che raddoppiati in un anno, passando dai 68,8 milioni di euro del 2014 ai 148 milioni del 2015, anche grazie all'utilizzo di fondi europei.
Il Ministero della Giustizia ha recentemente pubblicato i dati relativi all'implementazione del processo civile telematico fotografando la situazione allo scorso 30 giugno.
Ebbene dai dati pubblicati emerge che il processo civile telematico sta diventando lo standard tra gli operatori del diritto con oltre 6 milioni di accessi giornalieri anche da mobile ed il deposito di oltre 4 milioni di atti con un risparmio per la pubblica amministrazione di oltre 60 milioni di euro in un solo anno solare: ciò grazie alle comunicazioni ed alle notifiche telematiche.
Tuttavia secondo lo studio elaborato da The European House - Ambrosetti, l'attuale lentezza della giustizia italiana pesa per l'1% del prodotto interno lordo del nostro paese, pur essendo lievemente diminuita la durata media di un procedimento civile rispetto al 2012.