Una ricerca sulle aziende come spunto per comprendere come l'utilizzo di certe tecnologie aumenta i ricavi delle aziende
Digitalizzazione, trasformazione digitale, tecnologie disruptive: tanti termini che significano semplicemente che il business sta cambiando, piaccia oppure no, e che le aziende per competere devono evolversi.
Ne abbiamo parlato con Marco Comastri, Presidente e General Manager Emea di CA Technologies.
Digitalizzazione: sembra una parola di moda, non le pare?
La digitalizzazione non è una moda, sta addirittura cambiando i processi che stanno alla base del business.
Oggi tutte le grandi aziende utilizzano i canali digitali per il go-to-market e abbiamo realizzato una survey proprio per interpretare i trend e capire quali sono gli elementi chiave per avere un controllo sul ritorno degli investimenti.

C'è un'accelerazione incredibile verso la digitalizzazione e stiamo vivendo capitoli nuovi ogni giorno.
La trasformazione digitale ha un impatto diretto sui risultati economici delle aziende, non lo diciamo noi, lo dicono i dati.
Non è una moda, non è una tendenza, è un cambiamento radicale.
La nostra ricerca, condotta a livello mondiale su 21 Paesi, 9 dei quali europei, dimostra che le aziende che si avvalgono di metodologie moderne per trasformare un processo o più aspetti chiave del loro business ottengono incrementi dei ricavi, della velocità del go-to-market o un miglioramento della customer experience.
Sono dati, non ipotesi.
Ma davvero l'ICT può essere la risposta strategica al cambiamento del business?
L'IT offre risposte concrete alle esigenze strategiche delle aziende che intendono offrire ai propri clienti servizi e strumenti attivi 24 ore su 24, sette giorni su sette, ma è anche l'unica risposta attualmente disponibile.
Per fare questo, è necessario che le aziende abbiano una solida infrastruttura adattabile, resiliente e flessibile.
Le imprese italiane possono giovarsi dell'innovazione? E' forse troppo tardi?
Non è mai troppo tardi, anche se il mondo e il business viaggiano a velocità che non potevamo immaginare qualche anno fa.

Le imprese italiane devono sfruttare le tecnologie digitali per migliorare l'interazione con i clienti, ce lo dice la ricerca con un 92%, quindi quasi per la totalità, ma non basta.
Servono investimenti in personale con competenze adeguate e anche qui la percentuale è alta (89%) come lo è la determinazione di vision di trasformazione digitale dell'azienda.
Non bastano gli investimenti in tecnologia, questa è un abilitatore al cambiamento, poi sono necessari investimenti per far comprendere le novità a livello organizzativo e culturale delle aziende.
Ma si parla sempre di un Paese che è lento nel passare al digitale, qual è la sua opinione?
Non si tratta di un Paese degradato a livello tecnologico come si legge spesso.
Le Università sono al passo con quelle straniere, si fa innovazione e abbiamo casi di ecellenza.
Il problema vero è che si fatica a gestire gli investimenti in innovazione.