BCE: Flex-QE o yield-target?
Beffy (Exane BNP Paribas): la BCE dovrà ridurre il limite fissato sul tasso sui depositi e/o alzare l'attuale limite di acquisto del 33% sulle emissioni e sugli emittenti. La scarsità di obbligazioni eleggibili obbligherà a un cambio di strategia nel lungo periodo
Adesso gli investitori si concentreranno sul meeting della Banca Centrale Europea in programma giovedì.
La BCE dovrebbe rivedere al ribasso le proprie stime sull'inflazione.
Ciò sarà sufficiente per annunciare un ulteriore allentamento? Probabilmente Draghi annuncerà alcune misure innovative.
Ma, a mio parere, queste non dovrebbero riguardare un nuovo allentamento monetario: la BCE dovrebbe, infatti, aspettare dicembre, quando gli effetti della Brexit saranno più chiari.
La Banca Centrale Europea dovrà affrontare il problema legato al limite sugli acquisti dei titoli di Stato tedeschi, limite che potrebbe essere toccato entro la fine dell'anno (si veda il grafico).

La Banca Centrale potrebbe annunciare una riduzione del limite fissato sul tasso sui depositi e/o un innalzamento del limite per emissione e emittente al 50% (rispetto all'attuale 33%).
La prima opzione potrebbe aumentare la pressione sui rendimenti obbligazionari dei titoli di Stato tedeschi dato che il "ritiro" dal mercato di collateral di lungo periodo sicuri inciterebbe gli investitori ad interessarsi ancora di più al debito tedesco.
La seconda opzione dovrebbe causare un calo dei rendimenti periferici mentre l'impatto sui rendimenti tedeschi sarebbe incerto dato che questa soluzione potrebbe portare gli investitori privati a spostare i propri flussi verso le economie periferiche.
Inoltre, la BCE potrebbe estendere il QE ad altre asset class.
Un'altra opzione potrebbe essere quella di continuare a comprare obbligazioni di Stato rendendo meno dure le restrizioni sullo schema di sottoscrizione del capitale della BCE.