FED accomodante: buona notizia per mercati USA, commodity ed emergenti
Kragen (La Financière de l'Echiquier): le probabilità di un secondo rialzo dei tassi nel mese di giugno sono diminuite abbastanza bruscamente. Ora c'è non più del 40% di probabilità di un rialzo contro il 54% stimato prima
Uno degli eventi principali delle scorse settimane è stata la riunione del FOMC della Federal Reserve USA, che si è rivelato più accomodante delle attese.
I suoi membri hanno abbassato le previsioni sui tassi d'interesse: prevedono una media di due rialzi nel 2016 contro i quattro previsti in occasione della riunione dello scorso dicembre.
Il tono accomodante è una sorpresa per due motivi.

Innanzitutto, la FED giustifica la sua posizione con le incertezze del contesto economico e finanziario internazionale, nonostante sembra che stia per stabilizzarsi dopo le tensioni degli ultimi mesi (ripresa dei prezzi del petrolio, stabilizzazione dello yuan, dichiarazioni rassicuranti delle autorità cinesi sull'economia).
In secondo luogo, il rimbalzo degli indicatori anticipatori USA indica il perdurare di una crescita economica adeguata, vicina al 2%.
In particolare sembra ormai che il settore manifatturiero si sia lasciato il peggio alle spalle, e che anche le pressioni inflazionistiche si ritrovino in una tendenza rialzista negli Stati Uniti.
L'inflazione di fondo raggiunge quindi il 2,3% principalmente per effetto dell'accelerazione di locazioni ed equivalenti, assistenza medica e servizi automobilistici.
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