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30/03/2016

leisure

Rivalutare lo stage

L'e-book di Giovanni Barni si rivela un aiuto prezioso per chi intenda seguire un metodo di formazione attraverso il quale si può formare un giovane seguendo degli steps ben precisi. Intervista con l'autore

Quante volte abbiamo sperato, agli inizi della nostra attività professionale, che un'azienda ci offrisse uno stage per imparare un lavoro? E quante volte, anni dopo, ci siamo sentiti chiedere da giovani volenterosi studenti o neo laureati di poter avere uno stage presso la nostra struttura?
Tutti, più o meno, siamo passati per uno stage. E tutti ne abbiamo avuto un'idea più o meno positiva.
Oggi, con le consolidate difficoltà nel far crescere gli accessi professionali, perché ha senso parlare e rilanciare l'esperienza di stage?
Giovanni Barni, Six Sigma Lean Manufacturing Coach, autore di i saggi, ha appena pubblicato "Stage: un master per tutti", un volume prezioso per capire cosa e come fruttare questa possibilità. Lo abbiamo intervistato.

Come nasce questo libro?

L'idea di questo libro mi è venuta dopo l'ennesima volta che mi apprestavo ad iniziare un nuovo periodo di stage con un nuovo ragazzo o ragazza. Mi sono accorto che ripetevo una sequenza di momenti di formazione: prima una cosa poi quell'altra e via di seguito.

Ho scoperto con piacere di aver consolidato un metodo. Da qui l'idea di un libro. Raccontare il metodo di come si può formare un giovane seguendo degli steps ben precisi.

Parlare di stage nell'attuale congiuntura economica e occupazionale, che senso ha?

Il rapporto fra l'andamento economico e il valore dello stage esula dalle mie competenze specifiche. Quello che posso affermare è il valore di un momento di formazione guidato dentro un'azienda. Un'esperienza importante sia dal punto di vista professionale ma anche di vita, che consente al giovane di percorrere la strada della ricerca di lavoro con più sicurezza anche quando i momenti di congiuntura economica non sono i più favorevoli per l'ingresso nel mondo del lavoro. Un ragazzo o ragazza formata da uno stage guidato su esperienze importanti ha più possibilità di trovare impiego sia dentro l'azienda dove ha vissuto il periodo di formazione sia fuori, nelle altre realtà del lavoro dove i risultati dello stage passato, se veramente significativi, consentiranno al giovane di vincere le sfide con i suoi concorrenti.

Cosa occorre fare affinché lo stage abbia un senso per l'impresa e per il giovane che vi accede?

Lo stage, dalla mia esperienza, nasce sempre da un piano di formazione.

Esiste dunque un contratto fra l'azienda e il giovane che contiene un obiettivo o vari obiettivi da percorrere e da raggiungere. Il senso per l'impresa sta nel raggiungimento dell'obiettivo pianificato. Il gradimento dell'azienda sul lavoro del giovane sta in come questo lavoro è stato realizzato e quali sono le potenzialità che il giovane ha saputo mostrare nel corso dei mesi di apprendistato. Un buono stage, come dico nel mio libro, termina con una proposta di lavoro. In mezzo c'è un periodo duro di lavoro del giovane segnato dall'impegno di tutti i giorni e guidato da un metodo di formazione proposto dal tutor. Uno stage trova la sua sintesi, il suo senso più alto, quando l'esperienza del giovane e la valutazione dell'azienda sul lavoro svolto si incontrano e si materializzano con una proposta o una promessa di impiego.

Quanti sono oggi i giovani che accedono ad uno stage e come sono classificabili per età, titolo studio, aree geografiche, durata?

Non so quantificare il numero dei giovani che accedono ad uno stage in termini generali. Dal mio osservatorio molto parziale posso affermare che le domande di stage si materializzano per un'età che va dai 24 ai 30anni.

Le provenienze, come si può leggere dalle richieste di stage indicate nel libro, sono le più diverse; le domande di partecipazione allo stage provenivano non solo dall' Italia ma da tutto il mondo. I giovani si muovono e se la proposta di stage cade in una bella città d'Europa, le richieste possono venire anche da oltre oceano. Sono da segnalare le richieste di stage di giovani che non potevano vantare titoli di studi universitari, ma che comunque chiedevano in modo molto ingenuo di far parte di un percorso di formazione post universitario. La voglia di cambiare e di imparare è presente anche fra chi fa il meccanico in un'officina o chi guida un furgone per le consegne a domicilio. Per loro non c'era spazio nel programma di formazione aziendale, ma il segnale della voglia di cambiamento e di crescita si riconosceva anche nei giovani con titolo di studio di livello inferiore.

Cosa fare per rendere più utile questo strumento?

Il periodo di stage diventa un momento importante per il giovane se è guidato da un percorso definito di formazione. Molti stage sono stati vissuti dai giovani come tempo di parcheggio; il progetto di formazione restava solo sulla carta depositata nelle segreterie dell'Università, e non veniva affatto realizzato nel periodo di lavoro in azienda.


I giovani erano lasciati spesso a se stessi e dimenticati nelle scrivanie a loro assegnate. Seguire uno stage è una fatica sia per il giovane ma anche per il personale aziendale incaricato della formazione. Per questo va garantito che lo stage sia davvero un momento di formazione importante. A seguire lo stage dentro l'azienda devono essere selezionate persone e professionalità specifiche con capacità di relazione e di formazione. Il ragazzo o ragazza che accetta di seguire un periodo di formazione in azienda molto spesso lo fa investendo le proprie risorse. Molto spesso proviene da una città lontana dal posto di lavoro e per questo deve attingere alle sue risorse economiche per sostenere il costo dell'alloggio e del suo mantenimento fuori dalla famiglia. E se di investimento si tratta ci deve essere, come risposta, come contro altare, un vantaggio formativo, l'acquisizione di una nuova professionalità. Seguire uno stage deve essere considerato come frequentare un master in piccolo, e l'azienda che propone il corso deve essere in grado di donare la maggiore qualità possibile del periodo di formazione.

Titolo: Stage: un "Master" per tutti. Consigli utili per il giovane e il tutor nel viaggio della formazione
Tipologia: e-book (PDF) per PC, Mac, Tablet
Editore: Franco Angeli

@federicounnia - Consulente in comunicazione

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