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03/02/2016

economia

Grandi investitori molto meno fiduciosi sulle prospettive economiche globali

Hartnett (BofA Merrill Lynch): Solo l'’8% dei gestori di fondi vede l'economia globale in rafforzamento nel corso dei prossimi 12 mesi. Preoccupa il rallentamento della Cina. La tendenza al rialzo degli investitori verso l'Europa rimane intatta

Con l'aumento della preoccupazione per la crescita della Cina, gli investitori sono significativamente meno fiduciosi sulle prospettive economiche globali. E' quanto emerge dalla BofA Merrill Lynch Fund Manager survey di gennaio.
Gli accantonamenti per i titoli azionari sono diminuiti drasticamente, mentre le consistenze di cassa sono aumentati.
Vediamo i dati principali emersi dalla survey.
Solo l'8 per cento dei gestori di fondi vede l'economia globale in rafforzamento nel corso dei prossimi 12 mesi, la lettura più bassa dell'indagine su questo tema dal 2012.
Nonostante questo, solo il 12 per cento degli intervistati crede che nei prossimi 12 mesi si verificherà una recessione globale.
Il rallentamento in Cina ora si distingue di gran lunga come il più grande "tail risk" del panel.
La maggioranza degli intervistati pensa che i profitti globali si ridurranno nel corso dei prossimi 12 mesi rispetto ad un eventuale aumento, la prima lettura negativa in oltre tre anni.
Oltre la metà degli intervistati si aspetta non più di due escursioni della Fed sui tassi nei prossimi 12 mesi, contro il 40 per cento di un mese fa.


Il dollaro USA rimane la piazza di scambio più affollata, ma la tendenza al rialzo sulla moneta è in calo.
I saldi medi di cassa sono saliti fino al 5,4 per cento, la terza lettura più alta dal 2009. Il 38 per cento degli investitori sono ora in sovrappeso in liquidità.
Le posizioni di sovrappeso netto sulle azioni sono ora dimezzate a un 21 per cento, dal 42 per cento di dicembre, mentre quelle in sottopeso nell'obbligazionario si sono ritirate.
La tendenza al ribasso per le azioni dei Global Emerging Markets è aumentata a un livello record. Europa e Giappone rimangono i mercati azionari più favoriti.
"Gli investitori non sono ancora al massimo del ribassismo. Questi devono ancora accettare che siamo già in un normale, ciclico mercato in recessione (o bear)", ha affermato Michael Hartnett, chief investment strategist at BofA Merrill Lynch Global Research.
"La tendenza al rialzo degli investitori verso l'Europa rimane intatta, ma la convinzione è ben radicata. Il divario di posizionamento tra i settori più o meno preferito è il più basso in due anni", ha concluso James Barty, head of European equity strategy at BofA Merrill Lynch Global Research.



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