Fiscalita' internazionale: servono regole chiare. In gioco la reputazione del sistema Paese
Le proposte normative dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano tra cui quelle sul Beneficiario effettivo, Stabile organizzazione, Residenza delle persone giuridiche e CFC White list
"Nel contesto di un'economia globalizzata, contraddistinta da una forte concorrenza sui mercati, le imprese sono chiamate ad attuare politiche volte alla crescita e sviluppo, o quantomeno al mantenimento, della propria capacità competitiva.
In questo contesto anche la politica fiscale perseguita dai singoli Paesi diviene un elemento rilevante per decisioni d'investimento produttivo.

Affinché tutto questo non si traduca in un subdolo aiuto di stato, attuato sotto forma di miglior trattamento fiscale, occorre che i singoli Paesi identifichino politiche fiscali reciprocamente certe, chiare e durature.
Ove questo non avvenga si creeranno effetti distorsivi nella competizione tra Paesi, con un preoccupante danno in termini di reputazione Paese".
E' questo l'auspicio espresso da Alessandro Solidoro (nella foto), presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano nel corso del convegno "Un progetto fiscale per crescere e competere nello scenario internazionale", svoltosi nel corso del Congresso nazionale a Milano.
In questo ambito, il "fattore fiscale" gioca anch'esso un ruolo importante, seppur non principale, nell'assunzione di decisioni strategiche.
L'Italia, sotto questo profilo, non riporta consensi incoraggianti in ambito internazionale.
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