L'ingresso della Generazione Z nelle aziende. Scontro o collaborazione?
Secondo una ricerca commissionata da Ricoh Europe le aziende devono trasformarsi per rispondere alle esigenze della giovanissima Generazione Z e per evitare contrasti tra le diverse generazioni di lavoratori.
Ma devono partire da adesso
Oltre la metà dei lavoratori (52%) coinvolti in una nuova ricerca commissionata da Ricoh Europe e condotta da Coleman Parkes afferma che al momento le aziende non sono in grado di soddisfare le esigenze delle differenti generazioni sul posto di lavoro.
Questo potrebbe portare a future tensioni in quanto, per la prima volta nella storia, una quarta generazione, la Generazione Z, sta facendo il suo ingresso nelle imprese.

Ma di cosa ha bisogno e che cosa si aspetta esattamente questa generazione (ovvero i giovani fino a 19 anni)? È corretta l'etichetta di generazione perennemente attaccata al telefonino e abituata ad avere tutto e subito? Secondo un'indagine che ha coinvolto oltre 3.300 persone appartenenti a tutte e quattro le generazioni e provenienti da 22 Paesi in Europa, Medio Oriente e Africa, la risposta a questa domanda è "no".
La Generazione Z è un caso unico.
È stata fortemente plasmata da genitori individualisti della Generazione X, ha ascoltato le storie dei nonni Baby Boomer ed è stata testimone degli errori e dei successi dei Millennials.
Se a questo si aggiunge la passione per tutto ciò che è digitale, è facile capire che questa generazione ha solide basi per raggiungere il successo e per supportare le altre generazioni a muoversi nei nuovi contesti di lavoro in continua evoluzione.