Volatilita' del greggio: non se ne vede la fine!
WisdomTrre Europe: a sottolineare il rischio di ribasso per il petrolio, è lo spread di volatilità del greggio sull'indice VIX, che, rispetto al picco di gennaio, non è stato ancora raggiunto
Gli ultimi dati dell'indice manufatturiero "Purchasing Managers Index" (PMI) per la Cina mostrano segnali di stagnazione economica.
Il sentiment dei produttori cinesi che sta ritornando verso un territorio di contrazione al di sotto delle aspettative, mette in evidenza la paura del mercato nei confronti dell'economia cinese, diventata vulnerabile ad un'evidente contrazione.

Tale situazione da un lato minerebbe ogni speranza che i prezzi delle materie prime possano stabilizzarsi a breve, mentre dall'altro alzerebbe i timori su possibili stimoli straordinari della Cina, includendo la possibilità di permettere alle forze di mercato di portare il livello dello Yuan ad un punto molto più in basso della svalutazione del 3-4% sul dollaro registrata il mese scorso.
Resta a rischio soprattutto il greggio dal momento in cui - in un contesto di grande volatilità dei mercati azionari - l'atteggiamento "ostile" della Cina ne sosterrà l'incertezza dei prezzi.
La volatilità elevata è stata più evidente nel WTI Crude Oil la cui volatilita' implicita ha superato il 50%, livelli che non si vedevano dal crollo dei prezzi dello scorso anno e che rappresentano un premio di rischio considerevole rispetto agli altri asset di rischio.