Navigare il mare mosso dell'obbligazionario
Marthaler (Neuberger Berman): riteniamo che il mercato abbia compreso di essere andato oltre ed i tassi sono stati svenduti velocemente, solo per arretrare quando si sono spinti troppo in alto
Con l'arrivo dell'estate, è atteso un aumento delle presenze nei parchi divertimento.
Ma gli investitori non devono far altro che tenere d'occhio i mercati finanziari per avere la loro dose di brivido.
Un esempio emblematico recente è la corsa sull'ottovolante del mercato obbligazionario globale.
All'inizio di giugno il rendimento del Treasury americano a 10 anni era del 2,12%.
Al 10 giugno era aumentato al 2,50%, per tornare al 2,32% il 17 giugno, giorno in cui la Fed ha concluso il suo ultimo meeting.
I tassi più alti non sono stati un'esclusiva degli Usa ma si sono verificati anche in Europa e Giappone prima di un recupero di parte delle perdite.

Quali sono i fattori che guidano questo movimento? In parte è dovuto alle aspettative mutevoli verso l'economia globale ed al mercato che reagisce in modo eccessivo ai dati in arrivo.
Guardando indietro, la crescita negli Usa ed in molti altri Paesi sviluppati è stata debole all'inizio dell'anno, portando ad un rally in molti mercati obbligazionari governativi.
Ad alimentare il rally c'è anche stato il programma di allentamento monetario della Bce.
Questo squilibrio tecnico ha spinto il rendimento del bund tedesco in territorio negativo in alcune parti della curva.
Aggiungiamoci anche i periodici "flight to quality" causati da problematiche geopolitiche (come la crisi del debito in Grecia) ed avremo la ricetta per rendimenti in discesa.
Più recentemente i dati economici negli Usa, Europa e Giappone hanno spesso sorpreso al rialzo.