Europa: il campo minato della politica
Kelly (Standard Life Inv.): mentre le economie danno segni di ripresa in tutti i Paesi, e i PMI lo confermano, la situazione politica rimane calda in Grecia, Spagna e Italia
Il quadro in Europa continua a migliorare.
Mentre le sorprese positive si sono in qualche modo stabilizzate, la crescita del PIL nel secondo trimestre dovrebbe essere consistente.
In Germania in maggio i prezzi al consumo sono cresciuti, portando il dato su base annuale a 0,7%.
Tuttavia l'indice PMI (Purchasing Managers Index) tedesco rimane fiacco, ha una correlazione minore rispetto alla produzione manifatturiera effettiva rispetto all'indice IFO tedesco.

Infatti, gli ordinativi, la produzione industriale e le esportazioni sono tutti migliorati nell'ultimo periodo.
Suggeriamo allo stesso modo di guardare con cautela all'indice PMI francese.
È stato negativo per un certo periodo, ma la produzione effettiva è tornata in territorio positivo.
I dati INSEE dimostrano una corrispondenza maggiore con i dati oggettivi.
Nelle regioni periferiche, come Spagna e Italia, l'indice PMI manifatturiero batte le stime, e sono incoraggianti anche i dati sul mercato del lavoro, visto che il tasso di disoccupazione spagnolo è sceso di 118 mila unità in maggio, mentre quello italiano è calato del 12,4% nel primo trimestre dell'anno.
Benché i dati restino positivi, non prevediamo una conclusione prematura del quantitative easing (QE).
Riteniamo che la BCE aspetterà la prova di una ripresa sostenuta sia in termini di crescita sia di inflazione, insieme a un rialzo ciclico, prima di considerare un cambiamento di direzione.
Nonostante l'annuncio di un rialzo dell'inflazione attesa per quest'anno, il presidente della BCE, Mario Draghi, ha affermato ancora una volta l'impegno verso il QE.
Anche se le sue dichiarazioni suggeriscono che la banca centrale sarebbe disponibile ad accettare una maggiore volatilità nel comparto obbligazionario - che abbiamo visto in abbondanza nelle ultime settimane - la commissione potrebbe essere più sensibile a un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie.