I 10 sprechi piu' frequenti nella progettazione
Rossi (Osservatorio GeCo): il 91% delle imprese riscontra una perdita di tempo nelle modifiche ai progetti dovute ai cambiamenti nelle priorità, l'83% assenza di strumenti per far recuperare la conoscenza pregressa ai nuovi assunti. Occorrono modelli innovativi
Sprechi di tempo, di conoscenza e di risorse frenano l'innovazione, lo sviluppo e la progettazione in grado di far competere le PMI e le grandi aziende italiane sui mercati internazionali. "Il 91% delle realtà intervistate riscontra spesso o talvolta una perdita di tempo nelle modifiche ai progetti dovute ai cambiamenti nelle priorità, l'83% riscontrano assenza di strumenti per far recuperare la conoscenza pregressa ai nuovi assunti e il 78% si ritrova a dover rifare i progetti dopo aver riscontrato inesattezze nei dati di partenza", afferma Monica Rossi, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio GeCo.

"Le conseguenze? Per il 95% delle imprese intervistate sono le troppe e continue richieste di modifica, per l'88% il sovraccarico dei progettisti e per il 72% lo sforamento dei costi dei progetti".
È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Osservatorio GeCo - Gestione dei Processi Collaborativi di Progettazione - della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del Convegno "A ciascuno il suo: ingredienti e ricette per innovare".
La ricerca ha preso in analisi un campione rappresentativo del panorama industriale italiano, costituito da circa 400 imprese di 4 macro-settori industriali: Meccanica, Componentistica e Impiantistica, Elettrica ed Elettrodomestici, Elettronica e Telecomunicazioni, Altri settori come Chimica, Alimentare, Tessile e Moda.
Dall'analisi sono emersi i 10 sprechi più ricorrenti nei processi di innovazione e progettazione e quattro modelli di innovazioni che forniscono le ricette per affrontarli e superarli.

La Top 10
Al primo posto della top 10 degli sprechi si classifica la necessità di spendere del tempo per modifiche e revisioni, dovute a cambiamenti nelle priorità, nei dati, nei requisiti: il 91% delle aziende lo riscontra spesso o talvolta al suo interno.
Per l'83% lo spreco risiede nel fatto che i nuovi assunti spendono molto tempo per allinearsi alla conoscenza pregressa e non hanno a disposizione sistemi, strumenti e attività che li supportino in questo recupero di conoscenza.