Europa: verso una ripresa piu' duratura?
McCann (Standard Life Inv.): se da un lato le tendenze sono incoraggianti, il sostegno della politica monetaria ottenuto con fatica è una condizione necessaria per raggiungere l'obiettivo. E i politici devono fare le riforme a sostegno della crescita potenzial
L'economia dell'eurozona ha iniziato il 2015 in grande stile, con una crescita a sorpresa sia per gli stati core sia per i membri periferici dell'Unione.
Questo ha spinto verso l'alto le stime di crescita per il 2015 da 1,1% a 1,5%.
Continuiamo a ritenere che la crescita si attesterà a +1,5%.
Certo, i dati del primo trimestre suggeriscono un esordio robusto per l'anno e la prossima settimana verranno pubblicati i dati prelilminari sul PIL dell'Eurozona.

Le stime iniziali per la Spagna, già diffuse, si attestano a +0,9% (trimestre su trimestre).
Ma cosa si cela dietro l'accelerazione europea? E questa accelerazione potrà continuare?
Il crollo dei prezzi del petrolio ha naturalmente avuto un suo ruolo.
L'eurozona beneficia indubbiamente dei bassi prezzi del petrolio, considerato che ne produce poco e ne importa molto.
Questo ha aiutato a supportare margini e redditi reali.
Le famiglie dell'eurozona, infatti, stanno godendo del loro primo incremento salariale dal 2009 ad oggi.
Detto questo, forse non c'è da sorprendersi se la fiducia dei consumatori si trova ai massimi degli ultimi otto anni e che le vendite al dettaglio siano salite del 2,6% anno su anno.
Questa realtà rassicura sul fatto che la regione non sta scivolando in deflazione.
In una spirale deflazionistica conclamata, i consumatori ritardano gli acquisti in attesa di prezzi più bassi, rafforzando così la flessione del livello dei prezzi.
Tuttavia, ciò non è avvenuto in Europa, dove i consumatori approfittando di prezzi dell'energia più convenienti hanno aumentato la spesa in altri settori.
Non è stato solo il petrolio a spingere il miglioramento dell'attività economica, a contribuire è stata anche una politica monetaria molto più favorevole.
La BCE ha tagliato i tassi portandoli in territorio negativo, ha offerto liquidità mirata al settore bancario e intrapreso un programma di acquisti di asset a tempo indeterminato e su larga scala.