Unioncamere: le imprese in rete superano quota 10mila
Il principale collante dellaggregazione delle PMI risiede nello sviluppo di servizi integrati, frequentemente combinato con ladozione o la realizzazione comune di avanzamenti tecnologici, e attività di promozione e marketing. Bene la green economy
L'unione fa la forza.
Sembra questo il motto che ha indotto oltre 10mila imprese ad aderire ad uno dei 2mila contratti di rete presenti al 1° marzo nel Registro gestito dalle Camere di commercio.
Come risulta dall'analisi effettuata dal Centro studi di Unioncamere sulla base dei dati messi a disposizione da InfoCamere, le reti d'impresa si stanno dimostrando una formula efficace per risolvere le difficoltà connesse alla ridotta dimensione delle imprese italiane.

Puntando su una serie di obiettivi strategici: economie di scala, innovazione, internazionalizzazione.
Ma anche sulla riconversione "verde" delle attività produttive.
"Le Camere di commercio - ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - hanno fornito in questi anni un contributo sostanziale nel promuovere la cultura delle aggregazioni in reti di impresa, in pieno raccordo con il Ministero dello Sviluppo economico.
Siamo lieti, quindi, che Governo e Parlamento siano orientati a promuovere tale strumento.
Confermiamo che il sistema camerale è a disposizione per la nascita e lo sviluppo delle reti e proponiamo di ampliare le misure di incentivazione e semplificazione amministrativa con un sempre maggiore coordinamento delle politiche delle reti regionali, nazionali ed europee".
Le medie imprese fanno da traino

A scegliere la strada della collaborazione sono state, dal 2009 ad oggi, prevalentemente le piccole imprese.
Rilevante, però la presenza delle medie imprese (che rappresentano più dell'8% degli aderenti), le quali svolgono spesso un ruolo di "catalizzatore" e di traino.
Fra le regioni spetta alla Lombardia il primato della collaborazione formalizzata tra imprese: 596 i contratti, ai quali aderiscono 2.164 imprese.
A seguire, Emilia Romagna (1.196 imprese e 373 contratti) e Toscana (1.043 imprese e 197 contratti).