Il vertice aziendale deve diventare il "golden triangle"
Carbonari (Value for Talent): CEO, CFO e HRD dedicano poco tempo al confronto e quel poco lo dedicano a temi gestionali, come compensation e benefit, i processi e i sistemi HR, i costi HR, trascurando quelli di portata strategica e di innovazione
Le aziende leader sono sempre consapevoli della relazione diretta che esiste tra people strategy e business performance e considerano vitali le attività di gestione e sviluppo del capitale umano d'impresa: in queste aziende di successo, la figura del Direttore Risorse Umane (HRD) assume un'importanza strategica e merita a pieno titolo un ruolo di primo piano nel vertice aziendale.

L'esperienza e l'attività di osservazione condotta in questi anni nella ricerca e valorizzazione del talento da Value for Talent - boutique di Executive Search specializzata nella gestione di progetti di internazionalizzazione, managerializzazione e turnaround, che coniuga al suo interno esperienze di head hunting, consulenza strategica e direzione delle Risorse Umane - conferma quanto già emerso in uno studio condotto dalla Intelligence Unit dell'Economist nel 2012: la centralità delle persone è essenziale per il successo della strategia aziendale e il mantenimento di un reale vantaggio competitivo.
"Per quanto la People Strategy rappresenti un elemento acquisito della più ampia strategia aziendale, non è sempre detto che l'HRD sia riconosciuto come owner della People Strategy", afferma Marianna Carbonari, AD di Value for Talent.
"In molti casi la responsabilità della sua definizione è appannaggio del CEO o del Board, mentre l'HRD ha ancora ampi margini di miglioramento della sua sfera di influenza e di potere all'interno del top management team per porsi e farsi accettare come key player nella definizione della strategia.
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