Cresce anche in Italia la Social Business Collaboration
Il 61% delle grandi imprese ha avviato o sta avviando progetti finalizzati a supportare la collaborazione tra le persone. Nel 34% dei casi il tema interessa i processi di marketing e delle vendite, seguono i processi di gestione sistemi informativi (32%) e comunicazione interna (29%)
La Social Business Collaboration si diffonde nelle aziende italiane e oggi il 61% delle grandi imprese ha avviato o sta avviando almeno un'iniziativa a supporto dei processi collaborativi emergenti.
Anche le PMI si stanno affacciando alla tematica registrando progetti nel 20% dei casi.
Il fenomeno è più che mai rilevante: di tutte le iniziative segnalate, il 32% è in pianificazione, il 31% sono iniziative pilota e il 19% sono in una fase di estensione del pilota iniziale.
Il rimanente 18% si trova in una fase di utilizzo diffuso, a dimostrazione del fatto che limitarsi al supporto transazionale ai processi non è più sufficiente.

"A distanza di un anno dalla scorsa ricerca possiamo affermare che la Social Business Collaboration è sempre più attuale nella gestione delle aziende, sia che si tratti di grandi imprese che di PMI, con una crescita significativa rispetto al 2013, in particolare per le grandi imprese, che è pari al 22%", ha affermato Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Collaborative Business Application.
Perché è importante la Social Business Collaboration per le aziende? Nuove modalità di lavoro, maggiore efficienza ed efficacia nei processi di business, condivisione e riuso della conoscenza rappresentano le principali motivazioni per cui le imprese considerano essere sempre più rilevanti questi progetti.
Ma il dato più importante è che, tra le aziende che hanno realizzato tali progetti, si registrano ottimi risultati in termini di soddisfazione e benefici ottenuti: l'85% del campione è soddisfatto o molto soddisfatto di aver realizzato un progetto in ambito collaborativo.