Gestione dei talenti: approcci e strategie delle divisioni HR delle aziende italiane
Gementi (Cornerstone OnDemand): l'innovazione digitale può e deve giocare un ruolo fondamentale abilitando un vero e proprio processo di Talent Management Transformation
In un contesto economico caratterizzato da forte competitività e instabilità, numerose sono le sfide che le Direzioni Risorse Umane devono affrontare.
Tra queste, il Talent Management - inteso come l'insieme delle attività di ricerca e selezione, sviluppo, rewarding, valutazione e gestione delle performance - è sicuramente l'ambito in cui la Direzione Risorse Umane dovrà giocare la partita più importante nei prossimi anni.
Una ricerca realizzata dall'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano nel 2014, commissionata da Cornerstone OnDemand, conferma che il Talent Management è un tema di rilevante interesse per le aziende italiane, con il 55% dei Direttori HR intervistati che ritiene la gestione e lo sviluppo dei talenti una delle principali sfide da affrontare all'interno della propria azienda.

Il settore più attento a questa tematica risulta essere il Manifatturiero, con il 64% delle aziende operanti in questo settore che reputa la gestione e lo sviluppo dei talenti una sfida principale, seguito dal Finance (54%).
Meno rilevanza a questo ambito viene invece data dalle aziende appartenenti al settore dei Servizi (41%), dove erano già state avviate importanti iniziative di Talent Management nel corso degli ultimi anni.
Oltre la metà del campione intervistato ha dichiarato che nel corso del 2014 erano stati definiti progetti di innovazione per i proces¬si di valutazione delle performance, definizione politiche retributive, formazione, analisi e sviluppo delle competenze.
Interessante notare che sono le PMI quelle che stanno aumentando maggiormente gli investimenti in ambito formazione (63%), mentre le grandi imprese si sono più concentrate sulla parte di valutazione delle performance e definizione delle politiche retributive, indicati come ambiti di innovazione dal 55% di loro.