Una startup di eCommerce che utilizza temporary shop per far provare ai futuri clienti i modelli che acquisteranno online. E per il marketing solo canali digitali e social
Produrre e commercializzare calzature in Italia via eCommerce non è semplice.
Specialmente con una startup che ha l'obiettivo di esportare.
Eppure è ciò che sta facendo Velasca, startup milanese che si sta sviluppando con una strategia originale: un giusto mix di online e offline.
Ne abbiamo parlato con Enrico Casati e Jacopo Sebastio, ideatori del nuovo brand.
Velasca è un'azienda giovanissima: quando è nata l'idea?
Tutto parte da un viaggio in Indonesia.
Enrico lavorava in una banca a Singapore.
Avevamo organizzato un viaggio con suo fratello tra Thailandia e Indonesia, portandogli un paio di mocassini da Milano.
Dopo un paio di settimane di viaggio con lo zaino in spalla, gli abbiamo consegnato i mocassini e da li' ci è venuta l'idea di provare a vendere prodotti Made in Italy, nello specifico calzature, in Paesi dove non c'erano prodotti del genere e soprattutto in base al rapporto qualità -prezzo.
I prodotti che si trovano in quelle aree geografiche sono i grossi marchi per i quali vengono pagate cifre che vanno oltre i 500 euro.

Siamo quindi tornati in Italia e abbiamo provato a fare qualche ricerca di prodotti, cercando di convincere marchi già esistenti a costruire un eCommerce per vendere all'estero.
Non ce l'abbiamo fatta e abbiamo quindi provato a cercare nostri fornitori e abbiamo deciso di applicare il nostro brand Velasca a questi prodotti e di iniziare questa avventura nell'eCommerce.
Da qui nasce Velasca...
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nasce proprio per rispondere a un'esigenza che c'è, far dialogare due mondi che sono un po' differenti come l'artigianato e il Made in Italy e questo canale moderno che è la vendita online e l'eCommerce in generale.
Studi, esperienze: cosa serve per creare una startup?
Alla base c'è stata un'analisi: entrambi abbiamo studiato economia, abbiamo lavorato in passato in una banca d'affari e in una società di consulenza, e coi numeri siamo stati confidenti.
Il business plan non è stato un problema, era "il dopo" che ci preoccupava.
Dal costo di produzione abbiamo capito che era possibile vendere un prodotto di un buon livello qualitativo a un prezzo tutto sommato accettabile per il consumatore finale.
Da li', Enrico nello specifico, ha fatto una accurata ricerca di quelli che potevano essere i potenziali fornitori e abbiamo valutato il distretto marchigiano come il migliore per rapporto qualità -prezzo.
Anche se in Italia ne esistono comunque altri, come in Campania, Veneto o Lombardia, la nostra scelta è stata Montegranaro, nelle Marche.Â
E l'inizio, com'è stato?
Eravamo due giovani che si buttavano in un mondo che per un artigiano comune è abbastanza oscuro quale l'eCommerce.
Ma ce l'abbiamo fatta, e piano piano stiamo raccogliendo grosse soddisfazioni insieme.
Un aneddoto: a due settimane dal lancio online, dopo una prima fase in cui non eravamo "visibili" per cercare i fornitori (sviluppiamo i nostri modelli da zero) e per mettere a punto la logistica, abbiamo avuto un primo cliente.
Il primo acquirente che non era in nessun modo legato al nostro network di parenti o amici.
Abbiamo esultato, era la prima vendita vera che aveva preso un mocassino classico scamosciato.
Una vendita non conta nulla, ma ci ha dato tanta fiducia.