Nasce Piattaforma PMI, la risposta alle difficolta' del credito
Banchetti (Eidos Partners): Lo strumento vuole essere un punto di riferimento per aiutare le imprese italiane a superare il credit crunch e reperire nuova finanza per crescere, facendo ricorso a strumenti innovativi quali minibond, finanziamenti europei ecc.
E' online Piattaforma PMI ( www.piattaformapmi.it ), il portale dedicato alla piccola media impresa italiana, nato su iniziativa di Eidos Partners, società indipendente di consulenza finanziaria, e realizzato con il supporto tecnico di Officine CST, gruppo specializzato nella gestione del credito.
Piattaforma PMI è stata sviluppata con l'obiettivo di fornire alle piccole e medie imprese italiane uno strumento semplice ed immediato per promuovere la loro visibilità e facilitare l'accesso a forme alternative di finanziamento quali minibond, finanziamenti europei, fondi strutturali e cessione dei crediti certificati.

Il ricorso a questi strumenti alternativi al canale bancario si rende infatti sempre più necessario per garantire la sopravvivenza della piccola media impresa italiana, data la graduale diminuzione dello stock dei prestiti alle imprese da parte delle banche negli ultimi anni.
Le imprese italiane dipendono ancora fortemente dal canale bancario e lo dimostrano i dati diffusi ad ottobre da Banca d'Italia: all'inizio del 2014 i prestiti delle banche coprivano infatti il 40% delle passività finanziarie totali (debiti finanziari e patrimonio) contro il 23% in Francia, il 30% in Regno Unito e il 15% negli USA.
Le imprese che si registrano su Piattaforma PMI possono accedere gratuitamente ad una serie di informazioni su finanziamenti europei, fondi strutturali, crediti certificati e minibond, per i quali in particolare hanno la possibilità di verificare la propria idoneità all'emissione. Una delle finalità della Piattaforma è proprio quella di fornire all'azienda un giudizio preliminare sulla possibilità di emettere con successo un minibond.

Un mercato quello dei minibond che in Italia fatica a decollare, come dimostrato da molti osservatori: sono molte le PMI idonee a diventare emittenti di un minibond che ancora non hanno fatto ricorso a questa innovativa forma di finanziamento, circa 3.000 società come evidenziato da una recente ricerca condotta da Eidos Partners in collaborazione con Bureau Van Dijk, società internazionale di company information e business intelligence.
Secondo i dati raccolti emerge che, dall'introduzione del Decreto Sviluppo nel 2013, sono poche le aziende (PMI) che hanno fatto ricorso all'emissione di un minibond, confermando la difficoltà delle piccole imprese ad avvicinarsi a questo strumento finanziario.