Nel 2015 prevista migliore crescita e bassa inflazione nell'eurozona
Eberhardt (Credit Suisse): Prevediamo una crescita del PIL nellEurozona dell'1,0% e uninflazione appena dello 0,7%. Le prospettive di crescita più promettenti sono quelle di Spagna e Germania, mentre l'Italia resterà parecchio indietro
La crescita economica dell'Eurozona nel 2014 ha disatteso le aspettative di inizio anno. Negli ultimi mesi, importanti sviluppi hanno migliorato le prospettive di crescita per il 2015. A parte la significativa flessione del tasso di cambio dell'euro e dei prezzi del petrolio, la politica monetaria è stata allentata e, con ogni probabilità, si procederà anche a un ulteriore allentamento. Quest'ultimo sviluppo è del tutto in linea con la conclusione dell'approfondito esame sulle banche europee di grandi dimensioni. Inoltre dovrebbe contribuire a migliorare la disponibilità del credito per le piccole e medie imprese. Tuttavia, sussistono ancora rischi politici, comprese le eventuali elezioni anticipate in Grecia e le elezioni generali in Spagna, in cui si potrebbe registrare un rafforzamento dei partiti di protesta anti-austerity e un rallentamento del progresso delle riforme.

Prevediamo una solida crescita della Germania
Considerato l'insieme positivo di fattori esterni summenzionato, prevediamo che l'economia tedesca registrerà tassi di crescita più alti degli ultimi due trimestri. La domanda interna dovrebbe tenere generalmente bene. Inoltre, le favorevoli condizioni del mercato del lavoro e il rialzo dei salari reali sostengono i consumi privati (la nuova legislazione sui salari minimi entrerà in vigore il 1° gennaio 2015). Riteniamo che le spese per gli investimenti, che, tra le altre cose, hanno risentito delle sanzioni alla Russia e della debolezza nell'Eurozona, con ogni probabilità si stabilizzeranno, mentre la crescita delle esportazioni dovrebbe trarre vantaggio dall'indebolimento dell'euro.
La domanda contenuta dovrebbe sostenere la crescita in Francia
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