Intervista a Diego Gil, Managing Director Europe di Wobi per parlare dell'edizione di quest'anno
Il World Business Forum è un evento che rappresenta da una parte il punto d'incontro della business community italiana, dall'altra ha il compito di stimolare l'economia del nostro Paese attraverso gli spunti di figure leader nel loro settore.
Quest'anno il focus è sui "provocatori", persone capaci di cambiare il modo di pensare e innovatori per eccellenza. Riflessioni, azione, innovazione, cambiamento, risultati: queste le parole d’ordine dei Provocatori, i 14 protagonisti di questa edizione.
Il concept sintetizza qualità e attitudini ritenute indispensabili per i manager di oggi nell’attuale scenario economico e di business: la capacità di pianificare e allo stesso tempo improvvisare, conservare e distruggere, comandare e collaborare. Ne abbiamo parlato con Diego Gil, Managing Director Europe di WOBI, per capire cosa ci si potrà attendere dall'evento che si terrà a Milano il 28-29 ottobre.

World Business Forum 2014: cosa ci sarà di nuovo per un appuntamento che da sempre è stato capace di stupire la business community italiana?
Ci saranno tanti elementi interessanti e ci siamo accorti che il mercato sta aspettando questo evento con ansia e lo dico perché ad oggi (n.d.r.
inizi di settembre 2014) abbiamo oltre il 23% di iscritti in più, un risultato significativo.
Abbiamo smesso di parlare di crisi, ma puntiamo l'attenzione sui provocatori, persone che hanno avuto la capacità di cambiare il mondo, spezzato i paradigmi.
Siamo certi che i nostri ospiti vogliono sentire parlare queste persone, conoscere le loro storie, a partire da Steve Wozniak che ha creato i personal computer di Apple, piuttosto che Oliver Stone che ha criticato duramente l'America attraverso l'arte, fino a giungere a Felix Baumgartner che ha sfidato la natura con il proprio volo ed è stato capace di creare, con la sua impresa, un evento planetario.
Qual è il vostro target?
Conoscendo il tessuto imprenditoriale italiano ci rivolgiamo a imprenditori a trecentosessanta gradi, da family business di terza o quarta generazione fino alle start up che hanno iniziato ieri. Noi parliamo con i nostri clienti e con i nostri prospect e cerchiamo di accontentare tutti perché crediamo che l'evento sia davvero importante per loro.
Per esempio, se individuiamo delle start up interessanti e che sono interessate a prendere parte all'evento, noi quasi sempre agevoliamo l'ingresso perché siamo certi che si tratta di un'esperienza davvero utile per loro.
Qual è la ricetta vincente del World Business Forum, visto che da sempre è l'evento che in Italia ha sempre una sala gremita di persone che ascoltano i vari interventi?
Da oggi non ci saranno più segreti, visto che ne parlo qui! A parte le battute, non è facile organizzare un evento di questo tipo. Il circolo virtuoso del World Business Forum è rappresentato dai grandi pensatori e provocatori, persone che hanno qualcosa da dire al management e che noi invitiamo sul palco a parlare, insieme alle persone delle business community che sono davvero molto interessate a questi argomenti e che vengono volentieri; fino agli sponsor che sono attratti da questi 2200 manager e quindi investono su di noi, ma poi ritornano e credono nelle nostre attività anno dopo anno.
E' il contenuto che comanda, i manager che partecipano e gli sponsor che sono interessati a questa platea.
Il vostro è un evento orizzontale, come fate ad attrarre tutti?
Il World Business Forum è un momento di incontro e chi partecipa ha molteplici interessi.
Ci sono segmenti che sono assolutamente presenti per fare networking con altri manager, perché se ci sono tanti manager è fondamentale esserci.
Altre persone, magari coloro che sono alla ricerca di idee e che vogliono farsi ispirare dagli speech, vanno a cercare "parole nuove", e dopo tutto diventa un momento di formazione, non solo incontro.
Poi ci sono le grandi multinazionali che vedono l'evento come un punto di riferimento a livello aziendale di tutto l'anno e portano non solo i propri manager ma anche i talenti, individuando il World Business Forum come un punto motivazionale importante all'interno delle aziende stesse.
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Dir. Responsabile Gigi Beltrame - Dir. Editoriale Claudio Gandolfo
