Per l'Asia un secondo semestre di crescita
Théret (Natixis): Fra i mercati emergenti, quelli dell’area asiatica sembrano offrire le prospettive migliori, con una crescita del PIL attorno al 6% ed un avanzo delle partite correnti pari circa al 2%
Per molti doveva essere, insieme al Brasile, uno degli elementi traino dell’economia globale del 2014.
Eppure ad oggi l’Asia non è ancora riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale.
Tra tornate elettorali, aumento dell’IVA in Giapone e il lieve raffreddamento dell’economia cinese, che hanno prodotto risultati altalenanti, solo nel secondo semestre l’Asia potrebbe tornare a crescere in misura importante.
E’ l’opinione di François Théret, Chief Investment Officer Absolute Asia AM di Natixis Global Asset Management.
Secondo Théret, il primo semestre del 2014 è stato molto impegnativo per gli investitori, poiché dietro buoni guadagni possono sempre celarsi periodi turbolenti in termini di rotazione all'interno dei mercati azionari.

Tale rotazione sembra essere stata trainata da dati economici deludenti e da un forte calo dei rendimenti obbligazionari statunitensi, contrariamente alle previsioni 2014 di inizio anno.
"La tanto attesa ripresa dell'attività economica non si è ancora materializzata, ma continuiamo a ritenere che sia imminente una maggiore crescita globale", sostiene Théret.
A partire dal mese di marzo, i dati economici sono generalmente migliorati nei mercati emergenti, il che fa pensare che il momento peggiore del rallentamento economico nelle economie dei mercati emergenti sia probabilmente passato.
Théret ritiene che i dati sulla crescita delle esportazioni in Asia e la stabilizzazione delle letture dell’indice PMI in Cina siano segnali positivi.
"Nel migliore dei casi, i dati economici del mondo sviluppato sono neutri per la prima metà dell'anno, ma credo che ciò sia attribuibile soprattutto ad eventi occasionali come le condizioni atmosferiche su entrambi i lati dell'Atlantico, la liquidazione degli stock di magazzino negli Stati Uniti e l'aumento dell’IVA in Giappone".
Le economie orientate alle esportazioni appaiono favorite
Con riferimento ai mercati azionari emergenti, Théret continua a favorire le economie che beneficiano della crescita globale prevista, mercati in cui i policy-maker possono rimanere piuttosto accomodanti in termini di politica monetaria ed economie in cui i governi sono disposti ad affrontare le sfide strutturali sottostanti il rallentamento della crescita e le vulnerabilità esterne.