Innovare è una necessità. Occorre guardare alle nuove tecnologie, le opportunità, contestualizzarle e trovare un modo per sviluppare nuovi business e nuovi processi per trasformare l'azienda
Abbiamo incontrato Carlo Purassanta, AD di Microsoft Italia, per farci raccontare, dal punto di vista privilegiato di chi incontra quotidianamente aziende e istituzioni, perchè questo momento è di vera trasformazione.
L'industria italiana ha bisogno di una trasformazione. C'è un patrimonio di capacità di creatività, invenzione e realizzazione che non ha veramente paragoni nel mondo, ma la svolta del digitale non è stata presa ancora nella dimensione giusta. L'opportunità è grande perché se si aggiunge questa valvola di sfogo che è l'ottimizzazione dei processi esistenti, l'internazionalizzazione delle imprese attraverso l'eCommerce e il digitale si possono ottenere dei risultati pazzeschi. Pero' non ci sono ancora abbastanza investimenti.

Quali sono le potenzialità e quali sono i rischi?
Bisogna fare attenzione, perché ogni processo di ogni industria domani può essere "commodotizzato" da un'impresa che si inventa un nuovo modo di andare sul mercato. Questo vale per tutti i settori, anche nella meccanica perché con il 3D printing domani si potrà costruire un oggetto a distanza, in una fabbrica più o meno complessa da costruire e quindi anche per l'industria manifatturiera ci potrebbero essere delle difficoltà. O attendiamo che succeda qualcosa o siamo noi gli artefici di questa convergenza di tecnologie. La mia raccomandazione è di guardare alle nuove tecnologie, le opportunità, contestualizzarle in azienda, piccola, medio o grande che sia e trovare un modo per sviluppare nuovi business e nuovi processi per trasformare l'azienda.
Si parla tanto di innovazione, ma anche il concetto di innovazione sta cambiando...
Il ciclo di innovazione sta cambiando ed è sotto i nostri occhi, basta cambiare la storia. Se guardiamo cosa è successo tra l'ottocento e il novecento e dal novecento a oggi scopriamo che non c'è stata mai la stessa intensità di trasformazione. Il progresso puoi amarlo o non amarlo, ma se non lo ami resti escluso dal futuro. La realtà è che oggi i cicli nello sviluppo dei prodotti sono accelerati. Negli anni cinquanta e sessanta c'era una grande innovazione ogni otto/dieci anni, poi arrivavano ogni quattro/cinque anni e oggi un anno, in alcuni settori, è un ciclo lungo. Se penso a Microsoft, giusto per restare in casa, il nostro software ha cicli sempre più brevi. Il sistema operativo dei computer viene aggiornato una volta all'anno, i dispositivi hardware si aggiornano una volta ogni sei mesi.
E' tecnologia per tecnologia o è veramente qualcosa di utile?
Le aziende che nascono ed entrano nei mercati con dei processi basati sulle nuove tecnologie hanno delle crescite pazzesche. Significa che utilizzare le ultime versioni di un prodotto e integrare diverse soluzioni per fare qualcosa che sia specifico per un'azienda, permette di avere un business model che è molto più efficace della concorrenza, di andare a portare il prodotto e servizio a clienti che sono lontani, ma si possono anche selezionare con intelligenza, si possono seguire meglio e con attenzione, fidelizzandoli in un modo che non era pensabile prima.
Tutti i pezzi della filiera - dalla concezione di un prodotto e di un servizo al suo delivery a una persona o un'azienda e al follow up di tutto il ciclo - sono rinnovabili completamente, segmento per segmento. Un'azienda che nasce oggi lo fa già con quei processi e ottiene delle crescite pazzesche perché tutto è ottimizzato, chi ha un'azienda esistente ha il dovere di guardare ogni pezzettino della sua catena del valore e valutare se lo puo' trasformare; alle volte si puo' e altre non si puo' perché la ricetta non vale per tutti i casi, ma vi assicuro che non c'è azienda che incontro che non trova almeno uno spunto per migliorarsi.
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