PMI: gli strumenti finanziari alternativi al credito bancario
Rolleri e Vico (Assiom Forex): Le nuove misure legislative sembrano favorire la crescita del mercato dei mini bond. Ne è una testimonianza la lista di tali strumenti quotati su Extramot Pro che di settimana in settimana si allunga con nuove emissioni
Uno dei temi più attuali ed importanti per le piccole e medie imprese italiane è la difficoltà di accesso al credito.
Il problema è evidenziato a tutti i livelli: dalla Banca Centrale Europea fino al convegno di provincia organizzato dallo studio di commercialisti.
Il Presidente della Banca Centrale Europea Draghi evidenzia da oltre un anno (maggio 2013) la necessità di rivitalizzare i prestiti alle PMI mediante operazioni mirate, non convenzionali, come ad esempio l’acquisto sul mercato di titoli ABS aventi come collaterale prestiti alle imprese.

Secondo molti economisti uno dei principali problemi dell’Europa degli ultimi anni è la frammentazione delle condizioni del credito, ben evidenziate dal grafico (fonte S&P e BCE).
Il crescente divario tra Nord Europa ed Italia nell'accesso al credito per le aziende (nel 2012 le imprese che hanno chiesto e ottenuto un finanziamento bancario sono state in Italia il 48%, quasi la metà di quelle tedesche pari all’82%) emerge anche dal recente studio "Crisi dell'eurozona, sistema bancario italiano e squilibri territoriali" pubblicato sull'ultimo numero della rivista economica del mezzogiorno, trimestrale della Svimez. In tale documento si evidenzia un ulteriore gap di credito tra le imprese del Nord e del Sud Italia: il differenziale dei tassi di interesse tra sud e centro-nord è arrivato nel 2012 a sfiorare il 35%.
Per evitare l'aggravarsi della situazione, occorre individuare misure alternative al credito bancario, quali finanza innovativa, mini bond, fondi strutturali europei. Squilibri di natura macroeconomica tra Nord e Sud Europa, politiche di consolidamento fiscale oltremodo severe in paesi come l’Italia, hanno favorito un processo di forte recessione economica che, in ultima istanza, ha ridotto la possibilità da parte delle banche di concedere credito al sistema produttivo.