L’opportunita' dei Mini Bond per il mercato finanziario italiano
Sardelli e De Gaspari (Assiom-Forex): L’istituzione del nuovo segmento mira ad offrire alle PMI un mercato nazionale flessibile, economico ed efficiente, in cui cogliere le opportunità ed i benefici fiscali
Le difficoltà del sistema bancario e la stringente regolamentazione hanno di fatto accelerato negli ultimi anni in Europa il ricorso delle aziende al finanziamento mediante emissioni obbligazionarie corporate.
Queste hanno raggiunto oggi veri volumi record, a cui fa da contrappeso un livello di finanziamento diretto, da parte del sistema bancario, ai minimi storici.
Ma, se fino a poco tempo fa l’accesso era riservato solo ad aziende medio-grandi, sia in termini di fatturato, sia come “size” delle emissioni, il modello dei mini-bond (il nome è già esemplificativo) allarga il bacino di utenza alle aziende PMI dotate di alcuni requisiti, oggi ben definiti.

Piccole imprese: organico inferiore a 50 unità o bilancio annuale non superiore ai 10 milioni di euro; Medie imprese: organico inferiore ai 250 dipendenti e fatturato non superiore ai 50 milioni di euro (quindi vengono escluse solo le cosiddette micro imprese, con organico inferiore a 10 unità e fatturato o bilancio annuale inferiore a 2 milioni di euro).
Questi “nuovi” strumenti permettono anche a società non quotate di reperire risorse da canali non tradizionali, previa la ricerca di patner specializzati che assistano l’azienda nel processo di emissione, che richiede alcuni obblighi pre e post emissione (come la revisione dell’ultimo bilancio d’esercizio, la pubblicazione di un prospetto informativo, il collocamento dei titoli presso investitori qualificati) che difficilmente potrebbe assolvere in autonomia.
L’azienda è tenuta a predisporre un business plan ed un offering memorandum con il quale informare compiutamente la platea potenziale degli investitori istituzionali per poter procedere consapevolmente alle proprie scelte d’investimento.
E’ ragionevole attendersi che questo nuovo canale di finanziamento abbia un importante sviluppo nei prossimi anni, dato che è fortemente caldeggiato dalle principali istituzioni nazionali (Banca d’Italia, Consob, Confindustria, Assogestioni e Borsa Italiana si sono espresse in tal senso) ed anche la stessa Commissione Europea ha avuto un giudizio positivo in merito.

Vista la grande richiesta di obbligazioni con un adeguato livello di rendimento – che al momento attuale è individuabile su livelli superiori alla media del 4/5% offerto dalle obbligazioni High Yeld in area euro sulla scadenza a cinque anni - è lecito supporre che un portafoglio di mini-bond offra un rendimento atteso intorno al 7-8% a fronte di un maggiore rischio liquidità .
Borsa Italiana ha creato all’interno del sistema multilaterale di negoziazione ExtraMOT, dedicato agli strumenti obbligazionari, un nuovo segmento (c.d.
ExtraMOT PRO) accessibile ai soli investitori professionali.
L’istituzione del nuovo segmento mira ad offrire alle PMI un mercato nazionale flessibile, economico ed efficiente, in cui cogliere le opportunità ed i benefici fiscali derivanti dal nuovo quadro normativo introdotto dal Decreto Sviluppo.