Cybersicurezza: le minacce nascoste nel web e come proteggersi
Warmenhoven (NordVPN): "Ogni giorno affrontiamo minacce informatiche senza accorgercene. Dobbiamo migliorare le nostre conoscenze e utilizzare strumenti affidabili."
Secondo una nuova ricerca di NordVPN, tra le aziende leader nel campo della cybersecurity, i contenuti per adulti, i siti di video hosting gratuiti e i siti che si spacciano per popolari e affidabili brand rappresentano le principali minacce alla sicurezza e alla privacy degli utenti online, con la presenza di malware, annunci intrusivi e tracker che possono compromettere i dati sensibili e il corretto funzionamento dei dispositivi.
Nel solo mese di maggio, la funzione Threat Protection Pro di NordVPN ha bloccato più di 5 miliardi di annunci intrusivi, quasi 40 miliardi di tracker e 60 milioni di tentativi di infezione da malware. Con oltre 4,3 milioni di incidenti legati al malware, gli italiani risultano essere tra i più colpiti tra tutti gli utenti di Threat Protection Pro a livello globale, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e di strumenti di protezione efficaci.
"Ogni giorno affrontiamo minacce informatiche senza nemmeno accorgercene. Anche se non vediamo malware o tracker a occhio nudo, o riusciamo a gestire l'irritazione causata dagli annunci invadenti, ciò non ci salva da gravi problemi di privacy e sicurezza informatica.
Dobbiamo migliorare le nostre conoscenze e utilizzare strumenti tecnologici affidabili per evitare queste minacce. La maggior parte delle funzioni anti-malware integrate nelle VPN più diffuse si limita solitamente a un semplice filtro DNS. Lo strumento di protezione digitale di NordVPN, aggiornato a Threat Protection Pro, aiuta gli utenti a evitare hacking, tracciamento, phishing, truffe, malware, annunci e cookie fastidiosi," ha dichiarato Adrianus Warmenhoven, consulente per la sicurezza informatica di NordVPN.
La ricerca di NordVPN rivela come, dal 1° gennaio al 31 maggio, Threat Protection Pro abbia bloccato più di 24 milioni di link dannosi in siti con contenuti per adulti (l'8% di tutti i siti bloccati), oltre a 16 milioni di link in siti non classificati (5%) e 13 milioni in siti di servizi web (4%). Inoltre, i criminali informatici ricorrono sempre più spesso a nomi di brand famosi, usando errori ortografici ingannevoli, per indurre gli utenti a cliccare su link di phishing e scaricare file infetti. Il 99% di tutti gli attacchi di phishing si serve di circa 300 brand per commettere la frode. Tra i marchi più sfruttati dal cyber crimine per ingannare gli utenti e diffondere malware ci sono Office365 (86.
000 URL falsi, poi scoperti), Gazprom (60.000), AT&T (28.000), Facebook (19.000) e Bet365 (15.000).
In Italia, un dispositivo subisce in media 75 attacchi di malware al mese. Il rischio di essere infettati varia anche a seconda della regione geografica, con l'Ucraina che risulta il Paese più colpito, registrando ben 786 tentativi di infezione su dispositivo al mese.
I tracker web costituiscono una vasta categoria di strumenti che minano la privacy e monitorano l'attività degli utenti. Solitamente, si presentano sotto forma di script speciali, cookie del browser o pixel di tracciamento. Purt
roppo, in caso di violazione dei dati, le informazioni raccolte dai tracker potrebbero finire nelle mani sbagliate. Per questo motivo, gli utenti dovrebbero prestare molta attenzione quando utilizzano i siti di video hosting gratuiti (che rappresentano il 28% di tutti i tracker bloccati), lo storage online (13%) e i motori di ricerca (13%), secondo l'indagine, principali responsabili nel tracciamento delle attività degli utenti online. Dal 1° gennaio, Threat Protection Pro ha bloccato 39 miliardi di tracker solo dai siti di video hosting gratuiti, mentre la categoria dello storage online ha visto 18 miliardi di tracker bloccati.
"I siti web spesso condividono o vendono a terzi i dati raccolti dai tracker. Ma chi vuole proteggere la propria privacy può utilizzare diversi strumenti per diventare meno rintracciabile. Ad esempio, la VPN, che cambia l'indirizzo IP reale e la posizione virtuale, il blocco dei tracker o i browser per la privacy," ha aggiunto Warmenhoven. Le pubblicità invasive e irrilevanti che appaiono in modo inaspettato, bloccando la pagina principale e aprendo nuove pagine e finestre, sono comuni tra i siti di video hosting gratuito, i contenuti per adulti e le pubblicità. Dall'inizio dell'anno, Threat Protection Pro ne ha rilevati e bloccati miliardi: rispettivamente più di 2 miliardi, 1 miliardo e 807 milioni. Inoltre, gli annunci intrusivi non sono soltanto fastidiosi mentre si naviga in internet: rappresentano anche una seria questione di privacy e sicurezza. Possono infettare i dispositivi degli utenti, collegandosi a siti dannosi, violare la privacy raccogliendo dati dall'attività web e influire sulla velocità di caricamento dei siti. Per proteggersi dalle più comuni minacce alla sicurezza informatica, come malware, tracker e annunci intrusivi, Adrianus Warmenhoven consiglia di adottare le seguenti precauzioni: sviluppare buone abitudini di sicurezza informatica, verificare sempre i siti web da cui si intende scaricare file, fare attenzione ai siti che si visitano e lasciare che Threat Protection Pro di NordVPN protegga i dispositivi.
Questo strumento combina gli aspetti migliori delle soluzioni di cybersecurity più importanti in un pacchetto di sicurezza unico e completo, eseguendo la scansione di ogni file scaricato alla ricerca di malware, impedendo l'accesso a pagine dannose utilizzate per il phishing, le truffe e l'hosting di malware e bloccando le pubblicità fastidiose. In conclusione, la ricerca di NordVPN mette in luce le principali minacce alla sicurezza e alla privacy degli utenti online, sottolineando l'importanza di una maggiore consapevolezza e dell'utilizzo di strumenti di protezione avanzati come Threat Protection Pro per navigare in internet in modo sicuro e protetto.