AI e metaverso, oltre al Salone del Mobile e Fuorisalone 2024

Un'invasione di persone, tanti eventi, qualche cosa di inutile, ma tanta tecnologia che sfida il settore

Settimane intense, tra eventi e discussioni incentrate sull'Intelligenza Artificiale (AI) e sul Metaverso, hanno acceso i riflettori sul ruolo sempre più centrale della tecnologia nel nostro mondo. Sono stato protagonista di molti eventi, ho incontrato molte persone interessate, ho scoperto come la progettazione sta facendo passi da gigante verso la mixed reality e il metaverso. Se da un lato l'AI ha dimostrato di superare le capacità umane in alcuni compiti specifici, dall'altro emergono interrogativi cruciali. I costi di addestramento dei modelli di punta stanno crescendo in maniera esponenziale, come dimostra il caso di Google's Gemini Ultra, costato ben 191 milioni di dollari. Un investimento considerevole che solleva questioni di sostenibilità economica e ambientale. A fronte di una ricerca sull'AI dominata dall'industria, i modelli più avanzati risultano spesso inaccessibili per le piccole e medie imprese. La scelta, per molti, ricade su modelli "standard" sviluppati da altri attori, alimentando una dipendenza da soluzioni esterne. L'assenza di standard condivisi per la valutazione e il confronto dei modelli AI crea ulteriore incertezza.

La frammentazione normativa, con l'Europa e gli Stati Uniti che adottano approcci differenti e l'Asia ancora indietro, complica ulteriormente il panorama. L'impatto dell'AI sul lavoro è oggetto di acceso dibattito. Se da un lato si registra un aumento di produttività ed efficienza, dall'altro si teme una perdita di posti di lavoro. L'AI generativa, in particolare, potrebbe sopperire a mancanze di competenze specifiche. Tuttavia, l'automazione robotica (RPA) è già realtà in molte aziende da oltre un decennio, suggerendo un'accelerazione di un processo già in atto. Non va sottovalutato, inoltre, il contributo dell'AI al progresso scientifico, sebbene alcuni aspetti del suo funzionamento rimangano ancora oscuri. L'utilizzo dell'AI solleva questioni etiche di primaria importanza. La mancanza di una chiara governance degli algoritmi e la responsabilità dei provider tecnologici sono solo alcuni dei nodi cruciali da sciogliere. La tutela della privacy e la prevenzione di possibili distorsioni e discriminazioni sono aspetti imprescindibili per un utilizzo responsabile dell'AI. Il futuro dell'AI è ricco di potenzialità, ma anche di incognite.

I costi elevati, la mancanza di standard e normative chiare, le implicazioni etiche e il potenziale impatto sul lavoro sono solo alcuni dei fattori che richiedono un'attenta riflessione e un impegno congiunto da parte di governi, aziende e ricercatori. Solo attraverso un approccio responsabile e lungimirante sarà possibile sfruttare appieno i benefici dell'AI, minimizzando i rischi e costruendo un futuro sostenibile per tutti.