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28/02/2024

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Carrello della spesa: gli effetti collaterali dell'iniziativa del trimestre anti-inflazione

Cavallo (Altroconsumo): il carrello tricolore non è mai veramente decollato e, anzi, in molti casi è rimasto abbandonato anzitempo tra le corsie

Dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, ha avuto luogo l'iniziativa concordata tra governo, Grande distribuzione e produttori, comunemente nota come il trimestre anti-inflazione. L'obiettivo era offrire una selezione di beni di largo consumo a prezzi ribassati, specialmente beni alimentari, per contenere l'inflazione e proteggere il potere d'acquisto delle famiglie italiane.

Verifica dell'andamento


Per valutare l'impatto, Altroconsumo ha monitorato i prezzi di 125 categorie di prodotti in 15 punti vendita di 8 catene diverse a Roma e Milano. L'analisi ha esaminato quali prodotti sono stati inclusi nel carrello e come i prezzi hanno variato rispetto al passato e alla media degli altri prodotti della stessa categoria.

Risultati intermedi


A metà dicembre, l'analisi mostrava un impatto limitato dell'iniziativa. Il numero di prodotti nel carrello tricolore era diminuito del 37%, con una riduzione del 25% delle promozioni rispetto ad ottobre. Sebbene i prezzi del carrello fossero scesi del 2,2% rispetto al periodo maggio/giugno, non bilanciavano gli altri decrementi.



Ulteriori rilevazioni a gennaio


Nonostante l'ufficiale conclusione dell'iniziativa, Altroconsumo ha notato che in sei dei 15 punti vendita c'erano ancora prodotti contrassegnati dalla promozione nei primi 15 giorni di gennaio. La quantità di prodotti rimaneva significativa, indicando un possibile rallentamento dell'iniziativa.

Andamento dei prezzi


Altroconsumo ha analizzato il prezzo di 689 prodotti nel carrello tricolore. Solo il 12% ha registrato un aumento al termine dell'iniziativa, mentre il 79% ha mantenuto i prezzi invariati e il 9% ha visto una diminuzione. Questo risultato, nel complesso, suggerisce che per l'88% dei prodotti, l'iniziativa non ha influenzato i prezzi.

Confronto con offerte precedenti


A gennaio 2024, nonostante la fine del carrello tricolore, il numero complessivo di promozioni è aumentato del 35% rispetto a dicembre. Questo indica che i punti vendita hanno intensificato le offerte tradizionali per mantenere l'interesse dei consumatori dopo il periodo natalizio.


Altroconsumo ha infine analizzato tutti i prezzi dei prodotti delle 125 categorie considerate tra maggio-giugno 2023 e gennaio 2024 (la promozione carrello tricolore non c'era ancora nel primo caso e non c'era più nel secondo). Quasi tutti i punti vendita hanno aumentato i prezzi a scaffale, mediamente del + 3,3% (solo in due punti vendita più virtuosi i prezzi dei prodotti sono diminuiti rispetto a maggio-giugno, dell'1-2%). L'aumento è trainato soprattutto dagli iper visitati (+ 6% in media) e dai supermercati (+ 5%), mentre i discount hanno mantenuto i prezzi sostanzialmente stabili (+ 0,19%). Il carrello tricolore, quindi, non ha lasciato importanti tracce sui prezzi generali, che restano in significativo aumento. Dalle rilevazioni emerge inoltre che i prezzi di gennaio 2024 (a iniziativa terminata) rispetto ai prezzi di dicembre/ottobre 2023 (quando era ancora in corso) sono rimasti praticamente gli stessi. In sostanza, se questa promozione non ci fosse stata, non sarebbe cambiato quasi nulla per le tasche dei consumatori. Potrebbe essere cambiato qualcosa, invece, per quelle della grande distribuzione che - avendo messo in questa promozione quasi solo i prodotti del suo marchio (private label) - probabilmente è riuscita a trovare il modo di spingerne le vendite, sull'onda dell'iniziativa governativa.


Al termine di questa articolata indagine, quali conclusioni si possono trarre in merito all'efficacia dell'iniziativa del trimestre anti-inflazione? Se, come detto in precedenza, l'intento del governo era costruire un carrello di prodotti essenziali per bloccare l'aumento dei prezzi, è possibile ormai affermare che l'obiettivo è stato raggiunto solo in maniera parziale. 

"Nato tra migliori auspici e grandi annunci, il carrello tricolore non è mai veramente decollato e, anzi, in molti casi è rimasto abbandonato anzitempo tra le corsie: è questo il saldo finale che possiamo trarne, dopo averne accompagnato passo passo l'iter per verificarne la reale efficacia. Prova ne è che, dopo la partenza a rilento e disorganizzata che abbiamo raccontato, con diversi "distinguo" dai punti vendita, già a metà dicembre in gran parte delle catene distributive l'iniziativa è sembrata in via di dismissione. Si motiva probabilmente così - e non con gli effetti taumaturgici sull'abbassamento dell'inflazione generale, fortunatamente merito di altri fattori - la decisione del governo di non rinnovare, a questo punto correttamente, la misura alla sua scadenza naturale" spiega Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo.




"Di certo c'è che i benefici reali e aggiuntivi per i cittadini sono stati modesti: la scarsa numerosità di referenze selezionate dalla Gdo e l'assenza di prodotti calmierati in alcune categorie ad alta frequenza di acquisto (come olio, acqua minerale, dentifricio, oltre a tutto il fresco) hanno seriamente compromesso la possibilità di fare una spesa completa a prezzi ridotti, anche solo dei prodotti essenziali. A ciò si aggiunga che nel trimestre anti-inflazione i prodotti del carrello tricolore non erano i più economici a scaffale ben nel 59% dei casi. In più, nel mese di gennaio - a trimestre anti-inflazione terminato - i prezzi dei prodotti che prima erano in promozione con il carrello tricolore non sono tornati ad aumentare, come sarebbe stato normale al termine di offerte realmente significative, cioè che avessero realmente influenzato i prezzi. Nella stragrande maggioranza dei casi i prezzi sono invece rimasti esattamente gli stessi e in alcuni casi sono persino diminuiti. Le evidenze che questa promozione sia stata interpretata solo come un "logo" da apporre agli scaffali, in sostanza, restano. Infatti, anche il numero di promozioni totali - a gennaio - non è diminuito, come sarebbe stato comprensibile visto che il trimestre anti-inflazione è terminato ma, anzi, è paradossalmente aumentato: a conferma del fatto che le offerte "carrello tricolore" non si sono aggiunte alle altre promozioni da sempre fatte dalla grande distribuzione, ma si sono piuttosto mescolate a quelle già esistenti senza determinare, quindi, modifiche sostanziali ed effetti durevoli.


" Conclude Cavallo.  


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