L'impatto delle Intelligenze Artificiali nella consulenza aziendale

Uno studio della Harvard Business School rivela già i modelli di successo e indica quali sono le sfide da superare

Negli ultimi tempi, la diffusione delle Large Language Models (LLMs) ha generato un notevole interesse sul modo in cui gli esseri umani utilizzano l'Intelligenza Artificiale (AI) per portare a termine una serie di compiti. Un recente studio condotto dalla Harvard Business School in collaborazione con la Boston Consulting Group, si è focalizzato sulle implicazioni delle prestazioni dell'AI su compiti realistici, complessi e intensi dal punto di vista conoscitivo. La ricerca, preregistrata e condotta su 758 consulenti, pari al 7% dei consulenti di livello individuale presso l'azienda, ha posto le basi per valutare l'impatto dell'AI su attività simili. Dopo aver stabilito una baseline di performance su un compito analogo, i partecipanti sono stati assegnati casualmente a una delle tre condizioni: nessun accesso all'AI, accesso all'AI GPT-4 o accesso all'AI GPT-4 con una panoramica sull'ingegnerizzazione della richiesta.

Una frontiera tecnologica frastagliata

I risultati suggeriscono che le capacità dell'AI creano una "frontiera tecnologica frastagliata" in cui alcuni compiti sono facilmente eseguiti dall'AI, mentre altri, sebbene apparentemente simili in termini di difficoltà, sono al di fuori delle attuali capacità dell'AI.

Per ciascuno dei 18 compiti realistici di consulenza all'interno della frontiera delle capacità dell'AI, i consulenti che utilizzano l'AI sono stati significativamente più produttivi (hanno completato il 12,2% in più di compiti in media e li hanno completati il 25,1% più rapidamente) e hanno prodotto risultati di qualità significativamente più elevata (oltre il 40% in più rispetto a un gruppo di controllo).

Centauri e Cyborg

Analizzando i dati, emerge chiaramente la presenza di due modelli distinti di utilizzo dell'AI da parte degli esseri umani lungo uno spettro di integrazione umano-AI. Una categoria di consulenti agisce come "Centauri", simili alla figura mitologica dell'essere metà cavallo e metà umano, suddividendo e delegando le attività di creazione di soluzioni tra l'AI e se stessi. Un'altra categoria agisce più come "Cyborg", integrando completamente il loro flusso di lavoro con l'AI e interagendo continuamente con la tecnologia.
L'analisi mostra inoltre l'emergere di due modelli distinti di successo nell'uso dell'AI da parte degli umani, aprendo la strada a una rivoluzione nella consulenza aziendale.

Sfide oltre la frontiera

Tuttavia, per un compito selezionato al di fuori della frontiera, i consulenti che utilizzano l'AI erano meno propensi del 19% a produrre soluzioni corrette rispetto a coloro che non utilizzavano l'AI. Lo studio rivela chiaramente come l'Intelligenza Artificiale stia trasformando il panorama della consulenza aziendale, con impatti significativi sulla produttività e sulla qualità delle soluzioni fornite dai consulenti.