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06/12/2023

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Exor e Piero Ferrari: sono loro gli artefici del boom da 19 miliardi di euro

L'aumento esponenziale del valore azionario, la fiducia degli investitori e il ruolo chiave di Exor e Piero Ferrari delineano un quadro di stabilità e successo per l'iconico marchio automobilistico italiano

Ferrari, l'iconico marchio automobilistico italiano, continua a distinguersi non solo per le prestazioni delle sue auto, ma anche per il notevole successo finanziario che ha registrato nel corso degli anni. Se gli azionisti storici, Exor e Piero Ferrari, dovessero oggi fare un bilancio dello spin-off della Rossa, il risultato sarebbe sorprendente: 19 miliardi di euro, un valore quasi equivalente all'intera capitalizzazione di Exor, attualmente intorno ai 20 miliardi. La creazione di valore del pacchetto di controllo di Ferrari ha conosciuto una crescita esponenziale, evidenziata dal fatto che il titolo, in rialzo dell'1,17%, ha raggiunto il picco di 336 euro, portando la capitalizzazione di Ferrari a 65 miliardi di euro, superando persino Stellantis, fermo a 59 miliardi di euro. L'ascesa finanziaria di Ferrari ha avuto inizio con l'IPO (initial public offering) nel 2015, quando il titolo ha debuttato a Wall Street a 52 dollari per azione e a Piazza Affari il 4 gennaio del 2016 a 43 euro. In quell'occasione, la quota del 22,9% nelle mani di Exor valeva appena 2 miliardi di euro, mentre quella di Piero Ferrari non superava il miliardo.

Oggi, questi due pacchetti combinati valgono 21 miliardi di euro. In soli 7 anni, la ricchezza si è moltiplicata di quasi 2 miliardi all'anno per Exor e della metà per Piero Ferrari. Nel 2020, i due soci hanno rinnovato il patto di consultazione, un accordo che ha blindato quasi il 50% del capitale di Ferrari. Questo patto, siglato a dicembre del 2015, in concomitanza dello spin-off di Ferrari da FCA e del suo debutto in Borsa, governa il pacchetto azionario detenuto nella Rossa dalla holding torinese Exor e dal discendente del fondatore del Cavallino Rampante. La società della famiglia Agnelli detiene circa il 23%, mentre il figlio del Drake possiede il 10%. Il meccanismo del voto multiplo nei Paesi Bassi, dove ha sede la società, conferisce ai soci di lungo periodo diritti di voto superiori rispetto alle partecipazioni. Così, Exor ha diritti di voto relativi al 34,5%, mentre Piero Ferrari al 15,4%, totalizzando il 49% del capitale votante e stabilendo saldamente il controllo nelle mani dei due partner. Riflessi sul mercato finanziario e prospettive future

Questo straordinario successo finanziario di Ferrari ha impatti significativi sul mercato.

L'azienda, con una capitalizzazione che supera quella di importanti concorrenti, continua a essere un'attrattiva per gli investitori. La crescita costante del valore azionario evidenzia la solidità e la fiducia che il mercato ha nei confronti del marchio Ferrari. Gli investitori hanno fiducia: Ferrari come simbolo di prestigio e successo

La fiducia degli investitori è riflessa nell'aumento costante del valore azionario di Ferrari. L'azienda non è solo un produttore di auto sportive di lusso, ma un simbolo di prestigio e successo. Questo elemento emozionale contribuisce a mantenere elevato l'interesse degli investitori, anche in un contesto finanziario dinamico. Il ruolo chiave di Exor e Piero Ferrari nella crescita di Ferrari

Il contributo significativo di Exor e Piero Ferrari alla crescita dell'azienda non può essere sottovalutato. La decisione di rinnovare il patto di consultazione nel 2020 evidenzia l'impegno a lungo termine dei due azionisti storici. La stabilità e la governance fornite da Exor e Piero Ferrari hanno svolto un ruolo chiave nel consolidare il controllo sulla società e nel garantire un ambiente favorevole agli investimenti.



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