I segreti del successo industriale: come le grandi imprese gestiscono la competitività
Intesa Sanpaolo: presentato insieme a Prometeia il Rapporto Analisi dei Settori Industriali di Ottobre 202
La prospettiva attuale dell'industria manifatturiera italiana nel 2023 offre un quadro complesso, delineando sia le sfide che le opportunità in un panorama economico in evoluzione. Il bilancio del 2023 si predispone a una fine leggermente calante per il settore manifatturiero italiano. Questo declino è spiegato in parte dal ridimensionamento delle aspettative della produzione e degli ordini, ma è significativo notare come il confronto con la fase già deteriorata del 2022 possa attenuare tale calo.
La tendenza inflazionistica e i vincoli economici
Al contrario, a prezzi correnti, la spinta inflativa continua a sostenere il fatturato dell'industria manifatturiera, il che potrebbe stabilizzarsi ai massimi storici raggiunti lo scorso anno. Settori chiave come Alimentare e bevande, Mobili, Largo consumo, Sistema moda ed Elettrodomestici vedono ancora una crescita dei prezzi, sebbene si registri un rallentamento nell'aumento dell'inflazione, soprattutto in settori intermedi come la Metallurgia.
Andamento degli scambi e prospettive per l'export
Gli scambi mondiali rallentano, ma l'export italiano di beni manufatti si mantiene su ottimi livelli del 2022.
Sebbene il commercio internazionale mostri un indebolimento, l'export manifatturiero italiano rimane stabile a prezzi costanti, con un parziale contenimento delle importazioni, migliorando il saldo commerciale dell'industria italiana.
Segmenti in crescita e settori in difficoltà
In vista del 2023, alcune aree, come la transizione digitale ed energetica, si presentano come fari di crescita. Settori come Autoveicoli e moto, Elettronica, Elettrotecnica, e Meccanica si dimostrano resilienti, mentre altri, specialmente quelli legati al ciclo dell'edilizia, subiscono un declino.
Prospettive e sfide a venire: biennio 2024-25
Mentre si prevede un modesto rimbalzo nel 2024, le prospettive a lungo termine si presentano condizionate dalle politiche monetarie restrittive e potenziali tensioni geopolitiche, creando incertezza e possibili rischi al ribasso. Tuttavia, i settori attivati dalla transizione digitale ed energetica potrebbero funzionare come motori di crescita, sostenendo gli investimenti e l'interscambio con l'estero.
Capacità resilienti e piani futuri
La resilienza delle imprese manifatturiere nel 2022, nonostante il contesto sfidante, è degna di nota.
Le grandi aziende, in particolare, hanno migliorato i margini, sebbene le PMI abbiano mostrato una sostanziale tenuta. La redditività industriale ha conosciuto un miglioramento generalizzato, soprattutto per i produttori di beni intermedi, gli Autoveicoli e moto e il Sistema moda.
Investire per la competitività futura
Guardando al futuro, si prospettano sfide e opportunità. La capacità di investire nell'innovazione, nella qualità dei prodotti e in un mix energetico più efficiente sarà cruciale. Le aziende che hanno già fatto leva su queste strategie nel passato hanno difeso meglio i propri margini, spingendo la competitività e la sostenibilità a lungo termine.
Il contesto industriale italiano si trova in una fase di adattamento e evoluzione. Sebbene ci siano sfide evidenti, la ricerca costante di innovazione e la gestione oculata delle risorse sono le chiavi per una futura competitività e sostenibilità.