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12/07/2023

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Profili tecnici e ingegneri: come attirarli in azienda?

Umberto Petri (Ingenn): costruire dei processi di selezione più in linea con quanto auspicato da questi professionisti permetterebbe di incrementare il livello di attraction della propria azienda, traducendosi in iter di selezione più rapidi ed efficienti

L'industria italiana è da sempre rinomata in tutto il mondo per la sua eccellenza, creatività e capacità di innovazione. Non per altro, nel corso degli anni, l'Italia è stata in grado di affermarsi come una delle potenze industriali più importanti, contribuendo in modo significativo alla crescita economica globale.
Conosciuta per il suo design sofisticato, la maestria artigianale e la qualità dei suoi prodotti, l'industria italiana si distingue oggi in diversi settori, spaziando dall'automotive alla moda, dall'agroalimentare all'ingegneria meccanica.
Come sottolineato anche nel rapporto di previsione "L'economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta", pubblicato a marzo 2023 dal Centro Studi di Confindustria, il settore industriale è riuscito a mostrare una grande resilienza anche dinanzi alle difficoltà geopolitiche che nell'ultimo biennio hanno travolto e continuano a interessare la maggior parte delle economie mondiali.
La solidità mostrata dalle PMI, una base manifatturiera rafforzata, una vasta diversificazione nei prodotti e lungo le filiere di produzione, insieme con costi e composizioni qualitative più competitive, hanno infatti permesso alle imprese italiane di arginare tali difficoltà, incentivando produzioni e investimenti e garantendo comunque una straordinaria performance dell'economia italiana.


Tuttavia, nonostante questi risultati positivi, l'industria si scontra lo stesso con alcune difficoltà, dettate da un fenomeno che assume contorni sempre più rilevanti: la carenza di personale qualificato nel mondo del lavoro.
Secondo le stime del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, infatti, la difficoltà di reperimento sperimentata dalle aziende si attesta - per il mese di giugno - al 46% delle assunzioni programmate, con la percentuale che aumenta notevolmente se si prendono in considerazioni le figure dei tecnici in campo ingegneristico (68,9%) e quelle degli operai specializzati (72,5%).
In tale contesto, ricercare personale qualificato in campo Engineering & Manufacturing diventa una vera e propria sfida per le imprese. Se a tali difficoltà, si somma anche l'essere sprovvisti di un'accurata conoscenza circa le aspettative e preferenze di questi professionisti già così complessi da reperire, appare chiaro che le ricerche di queste figure potrebbero risultare estremamente impegnative e, talvolta, persino fallimentari.
In quest'ottica si inserisce quindi lo

ingenn.it/ej/whitepapers.html">studio di Ingenn - società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri - che, attraverso un sondaggio somministrato a un panel di professionisti del settore, ha ricostruito le aspettative in termini di carriera, retribuzione e vantaggi di queste figure.
Dallo studio sono emerse differenti tematiche: per esempio, in termini di strumento maggiormente utilizzato dai profili tecnici e ingegneri per ricercare posizioni lavorative, LinkedIn è la piattaforma a cui quasi la metà dei rispondenti - il 43,75% - fa riferimento. Anche Indeed e Monster ottengono buone percentuali, venendo indicati rispettivamente dal 28,75% e dal 18,75% dei candidati e posizionandosi così subito dietro al social network pensato appositamente per lo sviluppo di contatti professionali.
Tra i fattori che spingono i profili tecnici e ingegneri a candidarsi a un annuncio di lavoro, ciò che pare essere rilevante per questi profili risulta essere l'affinità con il proprio campo di studio (indicata come principale motivazione dal 40% del campione) e la vicinanza al luogo di residenza e/o domicilio (26,25%).


Mentre in fase di scelta quest'ultima viene superata da altri elementi quali la retribuzione e i benefit aziendali, l'affinità con il proprio campo di studio resta invece il fattore principale che spinge i profili tecnici e ingegneri ad accettare un'offerta di lavoro. Un primo posto facile da comprendere se si pensa all'elevata preparazione specifica di tali lavoratori, per cui risulta preferibile andare a ricoprire ruoli maggiormente legati al proprio ambito di studio.
Se è poi vero che il colloquio di selezione è lo strumento a disposizione delle imprese per conoscere i candidati, approfondendone le competenze e motivazioni, occorre però tenere a mente che è un momento in cui anche il candidato effettua le sue valutazioni nei confronti dell'azienda che lo sta sottoponendo a colloquio. Ecco che quindi per il 36,25% dei rispondenti risulta importante la quantità di dettagli e di informazioni relative al ruolo fornite, mentre il 31,25% è attento all'interesse mostrato dal/i recruiter verso le proprie risposte. Rimane poi indubbiamente rilevante il riferimento alla retribuzione e ai benefit previsti e persino la puntualità e professionalità del/i recruiter.



Un ulteriore aspetto di interesse emerge inoltre se si guarda alla modalità di conduzione dei processi di selezione: il 56,25% dei candidati, infatti, non trova sempre adeguate le domande che gli vengono poste e per il 60% di questi il motivo risiede nella poca preparazione dei selezionatori rispetto agli argomenti tecnici. Molto spesso, infatti, i team di selezione non presentano esperti in materie tecniche: fattore che potrebbe essere valutato in maniera negativo da alcuni di questi professionisti, per i quali risulta invece fondamentale potersi interfacciare con recruiter in grado di garantire un'adeguata valutazione della loro preparazione e delle loro competenze tecniche.
Guardando, infine, al fattore tempo, occorre sottolineare la discrepanza emersa dalla ricerca: il 53,75% - ossia oltre la metà dei rispondenti - gradirebbe ricevere un feedback dai selezionatori entro una settimana, mentre per il 40% risulta accettabile avere aggiornamenti entro due settimane. Dati che cambiano significativamente se si confrontano con i tempi di risposta effettivamente sperimentati da questi profili, con il 21,25% dei candidati che riceve un riscontro entro una settimana e il 65% che attende fino a due settimane.



Di fronte a uno scenario che muta velocemente e in cui si assiste costantemente alla nascita di nuove professioni e tecnologie, risulta quindi cruciale mostrarsi sempre più consapevoli e attenti circa le aspettative dei profili tecnici e ingegneri ricercati.
Costruire dei processi di selezione più in linea con quanto auspicato da questi professionisti permetterebbe infatti di incrementare il livello di attraction della propria azienda, traducendosi in iter di selezione più rapidi ed efficienti.
Per approfondire ulteriormente, è possibile scaricare la ricerca "Profili tecnici e ingegneri: come attirarli in azienda?" in maniera gratuita, collegandosi al sito di Ingenn (www.ingenn.it). Umberto Petri, Executive Director di Ingenn

 


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