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14/06/2023

idee

Dirigenti d'impresa preoccupati per attacchi cyber e incertezza economica

Anna Lopreiato (WTW): a fronte del contesto economico attuale, non sorprende che il rischio legato al fenomeno dell’inflazione e al pericolo di recessione continuino a essere una delle principali fonti di preoccupazione

L’incerto quadro economico e gli attacchi informatici, in particolare per quanto riguarda la perdita di dati e il ransomware, sono i principali rischi che gli amministratori italiani devono affrontare, secondo la Directors and Officers Liability Survey 2023 di WTW, società leader a livello globale nella consulenza, nel brokeraggio e nell’offerta di soluzioni alle imprese e alle istituzioni, e di Clyde & Co, uno dei più importanti studi legali a livello internazionale.
L'indagine ha identificato i principali rischi per gli amministratori in tutto il mondo, grazie al contributo di aziende da oltre 40 Paesi e regioni (tra cui Regno Unito, Europa, Asia, Australia, America Latina e Stati Uniti). È emerso come, secondo il 63% dei director, il rischio economico sia considerato a livello globale una delle maggiori fonti di preoccupazione per l’andamento dei business, così come il rischio cyber. In termini percentuali, infatti, gli attacchi informatici e la perdita dei dati rappresentano un rischio estremamente significativo per il 62% degli intervistati.
Altri risultati importanti emersi dalla ricerca includono:
- A livello globale, i rischi legati al COVID-19 e alla Brexit stanno gradualmente perdendo d’importanza, anche se il primo figura ancora tra i cinque maggiori rischi percepiti;
- n Italia il rischio maggiormente percepito è quello legato all’impatto dei cambiamenti normativi, il quale entra per la prima volta nella classifica a livello mondiale, ponendosi sul terzo gradino del podio.

Nel nostro Paese, l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha ampliato le responsabilità degli amministratori e quindi anche la probabilità di incorrere in controversie;
- Il timore dei rischi legati al cambiamento climatico figura nella top five dei maggiori rischi per Gran Bretagna e Australasia, ma non compare tra le prime fonti di preoccupazione dei D&O italiani;
- Aumenta anche l’attenzione per il rischio geopolitico, che si colloca entro il quinto posto della classifica mondiale per le organizzazioni, ad eccezione dell’Australasia ove la percezione di questo rischio è nettamente inferiore (12%);
- Per la prima volta la ricerca ha individuato tre declinazioni del rischio economico: la crescita dell’inflazione, il ciclo recessivo del mercato e la gestione delle risorse umane (inteso come reclutamento e ritenzione dei talenti). In particolare, gli amministratori hanno indicato l’inflazione come la principale fonte di rischio (69%), seguita dal timore di un periodo di recessione (67).
Anche in Italia è particolarmente percepito il rischio legato al contesto macroeconomico, con particolare attenzione al fenomeno dell’inflazione.

Sebbene nei primi tre mesi del 2023 si sia verificato un leggero rallentamento del trend di crescita del tasso di inflazione, nel mese di aprile questa è tornata e crescere e ci si trova di fronte ai tassi più alti degli ultimi tre decenni. L’attuale contesto inflattivo potrebbe mettere in seria difficoltà finanziaria diverse aziende portando ad un aumento del tasso di insolvenza e, di conseguenza, ad una crescita delle procedure concorsuali e ad un maggiore rischio di contenziosi.
In secondo luogo, l’incremento della frequenza e della gravità degli attacchi informatici stanno alimentato le preoccupazioni degli amministratori italiani. Basta pensare che nel 2022 i cyber attacchi subìti dallo Stato italiano sono cresciuti del 168,6%, e si prospetta che la frequenza resti elevata anche nel 2023.
Secondo Anna Lopreiato, Head of FINEX Italy di WTW, “a fronte delle forti incertezze legate al contesto economico attuale, non sorprende che il rischio legato al fenomeno dell’inflazione e al pericolo di recessione continuino a essere una delle principali fonti di preoccupazione per gli amministratori italiani.
Il progresso tecnologico, inoltre, fa sì che i rischi cyber continuino ad essere sfidanti: di conseguenza, diventa sempre più strategico investire in strumenti per gestire e trasferire questo rischio.



Una gestione consapevole del rischio da parte delle aziende è la chiave per avere una visione lungimirante in questo senso, così da anticipare le minacce e le sfide. Grazie alla nostra ricerca, siamo in grado di supportare gli amministratori e i risk manager nell'affinare le loro strategie di gestione del rischio”, conclude Lopreiato.


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