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24/05/2023

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Roberto Liscia (Netcomm): l'evoluzione del commercio integra processi e omnicanalità

Al Netcomm Forum si incontra la community che si occupa di eCommerce, che ormai possiamo chiamare solo retail

Parlare di commercio non è mai facile, soprattutto in un'epoca storica complicata, con l'assestamento della filiera e l'ominicanalità. Per fare un punto, abbiamo incontrato Roberto Liscia, Presidente del Consorzio Netcomm e organizzatore del Netcomm Forum, l'evento per eccellenza che fa incontrare tutta la community del retail e del digitale.

Come sta andando il mercato?


Il mercato va bene e continua ad andare bene. Si prevede ancora una crescita del 14% a livello planetario fino al 2027. È chiaro che la pandemia ha creato uno scossone con delle turbolenze. Turbolenze? Direi di questa natura: prima c'è stato, per esempio in Italia, un fortissimo incremento di acquirenti che in due tre anni hanno avuto una crescita di circa 7 milioni per arrivare a 33 milioni.
Però quest'anno, dalla rilevazione che abbiamo fatto proprio 15 giorni fa per il Netcomm Forum, sembra che il numero di acquirenti quest'anno non cresca perché sono cresciuti moltissimo durante il periodo pandemico, quindi c'è un momento di stasi. C'è un secondo elemento che riguarda gli acquisti di prodotti.

È evidente che durante il periodo pandemico c'è stata una fortissima crescita di acquisti di prodotti per la salute e farmaceutici, ma anche alimentari.
E dopo, da un lato, finita la pandemia, c'è stato un ritorno all'acquisto fisico da parte di molti che erano un pochettino costretti a non avere alternative. Dall'altro, in questo periodo, quindi, vediamo una certa stasi. Una crescita ancora sui prodotti, però molto derivante dall'aumento dei prezzi dell'inflazione e poco crescita sui volumi, mentre vediamo evidentemente una fortissima crescita sui prodotti turistici, quindi alberghi, viaggi piuttosto che biglietteria del treno, perché ha ripreso moltissimo alla mobilità sia per lavoro che per turismo.

Una fase storica interessante.


Dobbiamo considerare che questi fenomeni, di turbolenza pre e post pandemica nonché le value chain in evoluzione, in realtà stanno creando un nuovo assestamento che va in una direzione abbastanza interessante. Questo perchè i consumatori durante il periodo pandemico si sono abituati a moltissime dei vantaggi del digitale, la consegna a casa, la consegna fuori casa, l'ampiezza della gamma, la possibilità di scelta, la riduzione dei prezzi.


Perché non dimentichiamo che in fondo il digitale è anti inflattivo perché mette talmente in comparazione i concorrenti prodotti che di fatto permette anche un contenimento dei prezzi. In realtà quello che sta succedendo dopo questa scorpacciata, chiamiamola così, di digitale, è che tra i consumatori giovani e vecchi è aumentata in questo periodo moltissimo la fascia di età. Ormai non c'è più distinzione tra giovani e meno giovani o terza età.

L'online non è più un canale alternativo, oggi il retail deve essere visto come unico?


Tutti comprano online. Quello che è successo, però, è che c'è una fortissima attesa da parte dei clienti e dei consumatori ad avere gli stessi privilegi dell'acquisto online anche offline. Infatti, abbiamo un indice che nel 2016, se non ricordo male, era un indice composto che creava una situazione di analisi di quanto il fisico digitale fosse in qualche misura compenetrato di questi indici ed era attorno all'1,6.
Ebbene, ad aprile 2023, quindi sto parlando di qualche giorno fa quando abbiamo riletto questo indice, siamo a 3,08.

Quindi la crescita della multicanalità è diventata un paradigma di questa nuova dimensione post pandemica. I negozi devono permettere di acquistare ciò che non c'è e di far vedere i prodotti che non ci sono. Poi, magari facendo vedere la cam, poi la campionatura e poi permettendo la scelta per permettere di ritirare la merce.
Dopo l'acquisto online, il negozio deve permettere di consegnare la merce a casa, quindi una compenetrazione forte che il cliente si aspetta. E poi, naturalmente, l'ultimo elemento molto importante si aspetta quello che tecnicamente ormai tutti chiamano la Frictional Experience del pagamento, cioè un pagamento senza coda, senza cassa. Fra l'altro, sono crollati di 13 punti le percentuali dell'uso del contante nei punti di vendita.
Il digitale è veramente esploso, quindi esiste un nuovo paradigma, un nuovo modello di consumo e di comportamento, nuove attese dei consumatori e soprattutto una fortissima pressione su quello che il consumatore si aspetta in termini di servizio e di esperienza, qualità da parte dell'offerta e della distribuzione.
Un cambiamento che deve essere supportato dai processi, omincanalità significa che i processi oggi sono cambiati parecchio.

E c'è l'idea della flessibilità al di là del mettere nuovi sistemi di pagamento, come la gestione del magazzino.

E poi c'è la commistione: c'è chi va a comprare in negozio, ma vuole che te lo consegnino a casa, chi compra a casa e ritira in negozio, nonché i servizi pre e post vendita.


Questo cambio di paradigma è ancora da completare, perché un conto sono gli auspici, un conto sono le attese, un conto sono i nuovi comportamenti dei consumatori. Un conto invece è la capacità e la rapidità con la quale le imprese si trasformano. E questo implica un ripensamento delle strategie e un ripensamento dei modelli di business, un ripensamento dei modelli di pricing e soprattutto l'implementazione.

In questo 2023 abbiamo assistito all'invasione dell'intelligenza artificiale. Cosa ne pensa di questo fenomeno e come pensa che influenzi la competitività delle imprese?


L'intelligenza artificiale ha fatto il suo ingresso in tutti i modelli di business, non solo nel commercio, ma anche in diverse industrie. Nei settori digitali, nell'eCommerce, l'intelligenza artificiale ottimizza i processi di magazzino, logistica e consegna, oltre a garantire una produzione di prodotti che rispondono alle aspettative dei consumatori.


Ma soprattutto, l'intelligenza artificiale rivoluziona il modo in cui le aziende si impegnano e coinvolgono i clienti. Si applica alla creazione di modelli virtuali di intelligenza artificiale per gli spazi immersivi, come quelli del metaverso. Oggi l'implementazione dell'intelligenza artificiale è accelerata grazie alla riduzione dei costi e all'aumento della potenza di calcolo dei computer. Questo permette di sviluppare rapidamente modelli di intelligenza artificiale, anche grazie all'uso di API che consentono una maggiore interoperabilità con servizi di terze parti. Ciò crea un coinvolgimento del cliente in nuovi spazi, dove si aspetta di vivere esperienze immersive simili a quelle dei giochi virtuali.



L'eCommerce è solo uno degli aspetti che verrà discusso durante il forum. Cosa possiamo aspettarci da questo evento?


Il forum rappresenterà una piattaforma per la condivisione del mercato e della comunità che ruota attorno al commercio, ma non solo. Sarà un'occasione per presentare nuovi modelli di sviluppo aziendale, tecnologie all'avanguardia e osservare l'utilizzo delle tecnologie nel contesto del commercio digitale e della trasformazione digitale.


Oltre 200 workshop tratteranno argomenti legati al commercio, alle relazioni pubbliche digitali e alla trasformazione digitale. Più di 200 aziende esporranno i loro prodotti e condivideranno le loro esperienze. Prevediamo la partecipazione di circa 30.000 aziende che verranno ad osservare ciò che sta accadendo. Netcomm ha organizzato qualcosa di valore, due giornate di workshop e un'academy per offrire un'esperienza concreta ai partecipanti. Una novità di quest'anno è che il forum compie 18 anni e diventa un evento internazionale. Ho invitato i miei colleghi internazionali provenienti da 23 Paesi a condividere le loro esperienze in un workshop per capire cosa sta succedendo in Germania, Francia, Olanda e in altri Paesi, come la Polonia, che sta crescendo a ritmi elevati nel settore digitale e dell'e-commerce, superando l'Italia.
Abbiamo costruito un'area dedicata, in collaborazione con l'Istituto del commercio estero e vari marketplace internazionali. Questi marketplace rappresentano una parte significativa delle esportazioni digitali dei prodotti italiani. Anche questa è l'evoluzione del commercio. .


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