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10/05/2023

economia

Il mito della crescita e le sue conseguenze

Stefan Fröhlich (Swisscanto): quando si investe in titoli growth è particolarmente importante una solida analisi della società, in cui si guardano attentamente la strategia, il potenziale di sviluppo, la valutazione e il contesto industriale

Le società con elevati tassi di crescita sono molto pubblicizzate dai media e sono le preferite dagli investitori. Ma gli investitori valutano correttamente il loro potenziale di crescita? Quanto durano tassi di crescita elevati? Una prospettiva empirica dovrebbe fare luce su questo argomento.
Le società growth sono caratterizzate da elevati tassi di crescita dei ricavi e degli utili, da vantaggi competitivi e da un elevato potere di innovazione. Negli ultimi decenni, i titoli growth hanno tipicamente riguardato i settori dell'informatica, della sanità e dei beni di consumo, mentre le società con bassi tassi di crescita dei ricavi sono spesso presenti nei settori dell'energia, delle materie prime o dei servizi di pubblica utilità. Gli investitori sono spesso disposti a pagare un premio per le società growth alla luce dell'aspettativa di alti tassi di crescita futuri e del potenziale di ritorni più elevati. I titoli di queste società sono generalmente più volatili rispetto a quelle con una performance degli utili non spettacolare, in quanto il loro sviluppo futuro è soggetto a grande incertezza.

I tassi di crescita degli utili sono spesso sovrastimati


La crescita media degli utili a un anno delle società dell'indice Msci World realizzata dal 1997 è pari al 15,8%.

La stima media degli analisti è invece pari al 23%, circa 7,2 punti percentuali in più. Attualmente, quindi, la differenza tra la crescita degli utili realizzata e quella stimata è particolarmente elevata. Sebbene gli analisti abbiano rivisto solo leggermente al ribasso le proprie stime, la crescita degli utili realizzati ha invece subito un brusco calo lo scorso anno ed è attualmente vicina a zero.

I tassi di crescita elevati calano più rapidamente di quanto previsto dagli investitori


Il grafico mostra il numero di società che hanno realizzato ininterrottamente una crescita degli utili superiore al 20% per almeno quattro anni. Dal 1997, sono solo 28 le società che hanno registrato un simile risultato. Un esempio è Apple, che ha raggiunto tassi di crescita elevati soprattutto negli anni dal 2004 al 2008, o Adobe negli anni dal 2015 al 2019. Dal 1997, nessuna società inclusa nell'indice Msci World è riuscita a mantenere una crescita elevata per più di sei anni. Gli analisti, invece, sono più ottimisti sul potenziale di crescita. Negli ultimi 25 anni, hanno previsto che 398 società avrebbero registrato una crescita degli utili superiore al 20% per un periodo superiore a quattro anni, mentre quelle che avrebbero potuto farlo per un periodo superiore a sei anni erano 147.



Perché gli analisti sovrastimano il potenziale di crescita delle società?


- L'effetto ancoraggio è un fenomeno psicologico secondo cui nello stimare un valore le persone assumono un riferimento esistente (ancoraggio). Oltre a valutare lo sviluppo futuro della società, gli analisti basano le proprie stime di crescita sulla crescita degli utili conseguita in passato. Se questa è elevata, si presume generalmente che i tassi di crescita continueranno negli anni a venire. In realtà, però, i tassi di crescita elevati si riducono molto più rapidamente di quanto previsto dagli investitori.
- L'effetto momentum: questo comportamento "di gregge" porta a una maggiore fiducia nella società quando gli utili sono elevati e i prezzi delle azioni sono in crescita, e anche altri investitori vogliono investire. Gli investitori, inoltre, temono di perdere un'opportunità unica. In genere gli investitori vogliono investire in società di successo che hanno ottenuto buoni risultati in passato. I titoli growth sono i preferiti dagli investitori, il che si riflette in valutazioni azionarie superiori alla media, oltre ad avere una forte presenza nei media.


- Eccessiva crescita degli utili prevista nel lungo periodo: gli investitori tendono a sopravvalutare le proprie capacità e il proprio giudizio. Questa sopravvalutazione, insieme alla mentalità del gregge, fa sì che gli investitori si lascino abbagliare dai successi delle società nel passato e proiettino troppo in là nel tempo lo sviluppo positivo.

Quindi, conviene investire in titoli growth?


L'evidenza empirica a partire dagli anni '30 mostra che i titoli growth generano ritorni inferiori a quelli del mercato complessivo.
I titoli value, poco costosi e con tassi di crescita inferiori, hanno sovraperformato i growth. Non è quindi consigliabile acquistare un'azione solo per gli elevati tassi di crescita registrati in passato, poiché tassi di crescita elevati in genere durano poco e spesso calano più rapidamente del previsto. Quando si investe in titoli growth è particolarmente importante una solida analisi della società, in cui si valutano attentamente la strategia, il potenziale di sviluppo, la valutazione e il contesto industriale. 

Stefan Fröhlich, Senior Portfolio Manager, Systematic Equities, di Swisscanto

 

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