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19/09/2018

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Lavoro: a settembre in crescita la domanda di diplomati e laureati

Secondo i dati Unioncamere e Anpal tra il 2018 e il 2022 il 30% delle opportunità è destinato ai laureati (soprattutto con indirizzo economico, medico-sanitario e ingegneristico)

Mostra segni di vitalità il mondo del lavoro. Infatti, ci sono più di 415mila contratti da stipulare entro settembre, ma il 26% presenteranno difficoltà di reperimento di figure professionali. Largo spazio ai diplomati e ai giovani.
Sono alcune delle indicazioni che emergono dai programmi occupazionali delle imprese dell'industria e dei servizi, monitorate dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
I dati riguardano le attivazioni di contratti di lavoro (a tempo indeterminato, a tempo determinato, stagionali, a chiamata, apprendistato, in somministrazione, di collaborazione coordinata e continuativa ed altri contratti non alle dipendenze) della durata di almeno un mese solare (pari ad almeno 20 giornate lavorative) per il mese/trimestre oggetto di indagine.
Utili anche le indicazioni per i tanti ragazzi pronti al rientro a scuola o all'Università. I dati Excelsior di questo mese confermano che studiare è un valido investimento per il futuro tanto che in prospettiva, entro il 2022, il mercato del lavoro ricercherà prevalentemente laureati, diplomati e profili professionali qualificati.


A settembre, in particolare, le maggiori opportunità di lavoro sono destinate a chi è in possesso di un diploma: su 415mila posizioni di lavoro programmate dal settore privato, 139mila (una su tre tra tutte quelle disponibili), sono per i diplomati, 126mila per le qualifiche professionali e circa 74mila per i laureati.
Tra i diplomi, gli indirizzi più richiesti sono quello amministrativo, finanza e marketing (quasi 30mila le entrate previste) e l'indirizzo meccanica, meccatronica ed energia (13mila). Tra le qualifiche professionali, quelle con indirizzo ristorazione e meccanico si contendono le maggiori preferenze, rispettivamente con quasi 22mila e oltre 19mila entrate programmate. Tra i "dottori", invece, i più richiesti in questo mese sono i laureati in economia (oltre 15mila) e quelli con indirizzo insegnamento e formazione (circa 14mila).
Molte delle indicazioni fornite dall'analisi mensile di Excelsior trovano conferma anche nelle previsioni a medio termine di Unioncamere.

Queste ultime mettono in evidenza come le prospettive occupazionali premieranno, tra il 2018 e il 2022, soprattutto chi possiede una laurea o un diploma. Il 30% delle opportunità di lavoro, infatti, è destinato ai laureati (soprattutto con indirizzo economico, medico-sanitario e ingegneristico). Il 31%, invece, ai diplomati, in modo particolare a quelli degli indirizzi amministrazione-finanza-marketing, turismo e meccanica-meccatronica-energia.
A settembre il mismatch arriva a toccare il 26% delle attivazioni di contratti attesi, un livello particolarmente elevato. Tra le professioni più richieste, i picchi di difficoltà di reperimento (con oltre un'entrata programmata su 3) sono previsti nel caso dei meccanici artigianali, montatori, riparatori di macchine fisse e mobili, per i tecnici dei rapporti con i mercati e i tecnici della salute.
Il 29% delle opportunità di lavoro di questo mese è esplicitamente rivolto ai giovani di meno di 30 anni, ricercati in modo particolare dalle imprese che si occupano di servizi finanziari ed assicurativi (il 46% dei contratti previsti da questo settore è riservato agli under 30), dal commercio, dalle industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma e dai servizi turistici (40% delle attivazioni messe in conto in tutti e tre i casi).



Tra le posizioni destinate ai giovani, il mismatch più elevato si riscontra nel caso degli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (difficili 47 entrate programmate su 100), dei tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (45 difficili su 100) e dei progettisti, ingegneri e professioni assimilate (43 su 100).
Rispetto allo scorso anno, nel mese in corso sono in crescita sia i contratti di lavoro programmati (415mila contro i 367mila di settembre 2017), sia il numero delle imprese che hanno intenzione di stipulare nuovi contratti di lavoro (227mila contro le 192mila dello scorso anno), con una quota di imprese che prevedono di assumere che si attesta al 16,8%, rispetto al 14,1% di settembre 2017.
Su base territoriale sono Milano, Torino e Brescia le province del Nord Ovest dove è previsto il maggior numero di contratti; nel Nord Est, guidano la graduatoria le province di Bologna, Verona e Padova; nel Centro si trovano in testa Roma, Firenze e Perugia e, infine, nel Sud e Isole, gli ingressi programmati toccano il massimo nelle province di Napoli, Bari e Salerno.



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