Business Community Magazine - Agosto 2010
Analisi degli Hedge Funds
fino a giugno 2010
Nonostante i gestori abbiano registrato in media rendimenti
negativi, la dispersione risulta più ampia rispetto a maggio
Giugno è stato un mese di rally per per gli
investimenti in Hedge Funds. Per capire
meglio che cosa sia accaduto riportiamo
una analisi di Dino Colacicco, Portfolio
Manager di FARAD Investment Advisor
SA. “Anche in giugno, l’industria alternativa
registra un calo di -0,84% (YTD +0,63%)
con il CSFB/Tremont Hedge Fund Index,
-0,74% (YTD +2,20%) invece per il CSFB/
Tremont AllHedge Index. Durante il mese,
infatti, i mercati sono stati ancora una
volta in balia delle incertezze legate ai
debiti sovrani. Ad affiancare la Grecia
sono state l’Ungheria prima e la Spagna
poi. La situazione ungherese viene alla
ribalta all’insediarsi del nuovo governo
che denuncia forti tensioni sul bilancio
dello stato. Rapidamente la tensione
si scarica sia sul fronte valutario sia su
quello obbligazionario. L’annuncio del
piano di austerità e il possibile l’intervento
di BCE e FMI per sostenere i fabbisogni
di capitale hanno allentato l’apprensione
diffusa nei mercati. A metà mese calano
le turbolenze sull’Ungheria e si assiste a
un forte rimbalzo dei listini azionari, subito
riportati all’ordine da un repentino dietro-
front sulle voci di difficoltà spagnole e di un
possibile rallentamento dell’economia USA.
L’allentamento della tensione su Ungheria
e il susseguente rally di metà giugno
avevano portato le borse a un bilancio
positivo, i dubbi sulla Spagna e sugli USA
hanno riportato in brevissimo tempo i listini
in rosso chiudendo per il secondo mese
in negativo, terzo in Europa, con valori sui
minimi da inizio anno: MSCI World -3,56%
(YTD -10,88%) con gli Stati Uniti a guidare
i ribassi. Sono infatti i listini americani a
soffrire maggiormente, trainati al ribasso
dal settore tecnologico Nasdaq Composite
-6,56% (YTD -7,047%), seguito da S&P500
-5,39% (YTD -7,568%) e DowJones -3,58%
(YTD -6,27%). Il Giappone segue gli USA
con Nikkei -3,95% (YTD -11,04%). In
Europa già sui minimi da alcune settimane
si registrano cali minori, DJEurostoxx50
-1,42% (YTD -13,209%), eccezion fatta
il Regno Unito in calo di oltre il 5% con il
FTSE a -5,23% (YTD -9,164%). Tiene la
Germania Dax30 +0,02% (YTD +0,136%),
in calo misurato gli altri listini: FTSE/Mib
-1,19% (YTD -16,93%); Cac40 -1,84%
(YTD -12,53%); SMI -2,92% (YTD -6,38%)
compresa la Spagna Ibex -1,03% (YTD
-22,417%) già ampiamente colpita durante
i mesi precedenti.
In controtendenza l’Asia, positiva con MSCI
EM Asia Local +1,55% (YTD -4,07%) e
sorretta da India Sensex30 +4,46% (YTD
+1,35%), Corea Kospi +3,48% (YTD
+0,92%), Indonesia JCI +4,17% (YTD
+14,97%) e dalla Cina con Hang Seng
+1,84% (YTD -7,97%), borsa dedicata
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