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14/05/2025

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L'evoluzione dell'Employer Branding: costruire community per attrarre talenti - Libro "Employer community"

Guzzardi (per FrancoAngeli): un manuale pratico per acquisire e trattenere i migliori talenti, attraverso strategie di Employer Branding e Employee Advocacy

Le organizzazioni hanno sempre più necessità di comunicare se stesse, non solo ai consumatori, ma anche ai collaboratori, attuali e potenziali, per distinguersi come datori di lavoro attrattivi. La talent attraction e la retention sono diventate fattori di competitività centrali, così come le strategie di Employer Branding e di Employees Advocacy, che creano attenzione e costruiscono reputazione tramite gli "ambassador". Il mondo HR utilizza sempre più strumenti del marketing, rendendo fondamentale per le aziende costruire community interne ed esterne, con uno stile comunicativo omogeneo.

Il libro "Employer community": un manuale pratico


Il volume di Simone Paolo Guzzardi, Employer community. Acquisire e trattenere i migliori talenti (FrancoAngeli), offre risposte pragmatiche a queste sfide. L'autore lo definisce un "manuale caldo", rivolto a chi lavora o aspira a lavorare nel settore HR, spiegando scopi, potenzialità e modalità, e prefigurando gli sviluppi futuri. Il libro include anche casi concreti di tre manager di grandi organizzazioni. Funnel, social adv, e-mail marketing e CRM sono strumenti utili non solo per vendere prodotti, ma anche per acquisire e trattenere risorse umane.


Il cambiamento nel rapporto con il lavoro

Come sostiene nella prefazione Federico Frattini: "Fenomeni recenti come la Great Resignation e il Quiet Quitting sono lo specchio di una mutata sensibilità delle persone, specialmente dei giovani, nei confronti del lavoro. Un cambiamento che ha modificato il ruolo e il significato che la dimensione lavorativa ricopre nella vita di ciascuno di noi". Questo non indica una perdita di rilevanza del lavoro, ma il contrario: il lavoro diventa uno spazio per esprimere la propria umanità e trovare un significato che risuona con la propria vita. Le persone vogliono concepire il lavoro come un continuum delle proprie passioni e impegni, un ambito per esprimere i propri valori. Il lavoro deve allinearsi a progetti di vita ambiziosi, che contemplano anche aspirazioni più alte. Questa tendenza, secondo Frattini, "accentua la rilevanza per le imprese del concetto di purpose. Il purpose non è un obiettivo da raggiungere ma il motivo per cui ci impegniamo a intraprendere il percorso verso quell'obiettivo".

L'evoluzione delle strategie di Employer Branding

Per un efficace Employer Branding, le persone che si occupano di risorse umane devono acquisire competenze di empatia, storytelling e comunicazione. L'ingrediente fondamentale per il successo delle aziende non è tanto il capitale finanziario o tecnologico, ma quello umano. Attirare talenti significa offrire una piattaforma di senso, dove possano esprimersi e trovare un significato nel loro lavoro. Le relazioni umane in azienda sono fondamentali per dare senso al lavoro dei collaboratori, poiché attraverso questi legami si realizza la comunione di intenti e il purpose aziendale. I professionisti delle risorse umane devono essere in grado di attrarre e coltivare talenti, ma anche di attivare e valorizzare il capitale relazionale presente in azienda.


Il contributo di Simone Paolo Guzzardi

Il lavoro di Simone Paolo Guzzardi si inserisce in questo dibattito di grande attualità. La sua competenza sull'Employer Branding, basato sul coinvolgimento di un'ampia comunità di persone, permea lo scritto, che rappresenta uno strumento utile per chi si occupa di risorse umane.

Employee Advocacy e tecnologia


Il vero punto di svolta è stato iniziare a comunicare attraverso le persone, realizzando progetti di Employee Advocacy. I case studies di Perfetti Van Melle, McDonald's e Leroy Merlin mostrano come questi programmi si adattano alle esigenze specifiche di ogni realtà. L'ultimo capitolo è dedicato all'influenza della tecnologia, che, unita a un approccio strategico, sta portando da una logica di comunicazione a una di marketing applicato al mondo HR. Andare oltre l'Employer Branding, pur rimanendo una parte fondamentale, è la sfida del presente e del futuro. Come chiosa l'autore: "Il punto di partenza è analizzare il posizionamento delle aziende sul mercato del lavoro, la loro percezione interna ed esterna come employer, identificare le persone di riferimento e tarare su di esse la strategia e le attività di marketing e comunicazione per il segmento HR. Il punto di arrivo è creare delle community aziendali alimentando tutti i target potenzialmente interessati alle organizzazioni come employer (interni ed esterni)".


Federico Unnia



Aures Strategie e politiche di comunicazione


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