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09/04/2025

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Design italiano leader in sostenibilità: sfide e opportunità dell'Ecodesign

Bertin (ClimateSeed): il settore arredo italiano primeggia in Europa per basse emissioni, ma pronti per l'Ecodesign

L'industria del design e dell'arredamento italiana si conferma all'avanguardia in Europa in termini di sostenibilità ambientale. Con soli 26 kg di CO₂ emessi per ogni mille euro di produzione, il settore italiano surclassa nettamente i principali competitor europei come Germania (43 kg), Francia (49 kg) e Spagna (oltre 200 kg). Questi dati emergono da un recente scenario elaborato da ClimateSeed, startup specializzata nella misurazione dell'impronta carbonica e in progetti di riduzione delle emissioni.
Il comparto dell'arredamento made in Italy rappresenta un'eccellenza a livello mondiale, con 14.532 aziende attive e un fatturato che nel 2023 ha raggiunto i 17,3 miliardi di euro, segnando una crescita del 2,3% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, il settore si trova ora ad affrontare nuove sfide normative e di mercato che richiedono un ulteriore salto di qualità in termini di sostenibilità.


Il regolamento Ecodesign, entrato in vigore a luglio 2024, sta spingendo le aziende a ripensare la progettazione dei prodotti, ponendo l'accento su durabilità, riparabilità e riciclabilità. Secondo Federlegno Arredo, il 44% delle imprese italiane ha già implementato politiche di Ecodesign, mentre l'81% prevede di farlo entro il 2027. Questa tendenza, unita alla crescente sensibilità dei consumatori verso tematiche ambientali, sta accelerando l'adozione di strategie per ridurre l'impronta carbonica del settore.
Le principali azioni intraprese dalle aziende, secondo uno studio di Fondazione Altagamma, includono il miglioramento dell'efficienza energetica (48,6%), la riduzione degli sprechi e l'utilizzo di materiali riciclati (37,2%), nonché l'ottimizzazione della logistica e dei trasporti a basso impatto (26,9%). Tuttavia, il primo passo fondamentale per ridurre le emissioni rimane la loro accurata misurazione, che consente di identificare le principali fonti di CO₂ nel processo produttivo e di elaborare strategie mirate.


Un'altra leva importante per la decarbonizzazione del settore è rappresentata dal mercato dell'usato, che si sta affermando come valida alternativa al fenomeno del fast deco. L'Osservatorio Second Hand Economy di BVA Doxa per Subito rivela che nel 2023 il 60% degli italiani ha optato per prodotti di seconda mano, generando un volume d'affari di 26 miliardi di euro, con una crescita del 16% rispetto al 2014. L'impatto ambientale di questa scelta è significativo: secondo una ricerca condotta da Subito in collaborazione con l'Istituto di ricerca ambientale svedese, il riutilizzo di circa 20 milioni di prodotti ha permesso di risparmiare 2,7 milioni di tonnellate di CO₂.
Il settore dell'arredamento italiano è già leader in Europa per efficienza e basse emissioni, ma c'è ancora molto da fare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, afferma Edoardo Bertin, AD di ClimateSeed in Italia. Il nuovo regolamento Ecodesign rappresenta una grande opportunità per le aziende italiane di consolidare la propria leadership globale. ClimateSeed supporta questo processo fornendo software e consulenza esperta, aiutando i brand a mappare le emissioni lungo tutta la catena di fornitura e ottimizzando i processi.

Il futuro del design italiano sembra quindi orientato verso una sempre maggiore integrazione tra eccellenza estetica, funzionalità e sostenibilità ambientale. Le aziende che sapranno cogliere questa sfida, investendo in innovazione e in pratiche eco-compatibili, potranno consolidare la loro posizione di leadership in un mercato globale sempre più attento all'impatto ambientale dei prodotti.

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