Più smartworking o meno smartworking: questo è il problema - Punto e a capo
Il dibattito sull'uso del lavoro agile si sta allargando
Lo smartworking, inteso come homeworking perché nello specifico lo smartworking è una cosa più complessa, è una realtà per molti italiani dal Decreto della Presidenza del Consiglio (DPCM) del marzo scorso.
Prima, se qualcuno si azzardava in molte aziende (che non l'avevano ancora implementato) o nella Pubblica Amministrazione a parlare di lavorare qualche giorno da casa sembrava un'eresia, mentre oggi molti lavoratori non sono più disponibili a tornare indietro.
Ma le aziende?
Molte, ma non tante, adotteranno lo smartworking ancora per molti mesi, facendo tornare i lavoratori in ufficio qualche giorno alla settimana.
Ovviamente questa possibilità non è data a molti lavoratori del manifatturiero, perché purtroppo la tecnologia non è arrivata ancora a tanto.
Il problema per le aziende è da una parte il controllo del lavoratore, la disponibilità di mezzi e il lavoro di gruppo.
Il vantaggio è il ridimensionamento degli uffici, quindi riduzione dei costi.
La ricaduta sulle città è sensibile: meno traffico, meno inquinamento, meno necessità di mezzi pubblici ma anche meno necessità di servizi quali mense, bar, negozi per fare la spesa e via di seguito.
In pratica, lo smartworking rappresenta una bella occasione per rimettere al centro della propria vita le persone, senza costringerle a lunghi tragitti per raggiungere il luogo di lavoro, ma anche qualche elemento contrario.
La discussione andrà avanti a lungo, ma il problema vero, per molte aziende e per molte Pubbliche Amministrazioni, è la fiducia verso i lavoratori.
E sì, perché se si considera il lavoro come orario e non come obiettivi da raggiungere, il problema è serio.
Il secondo aspetto che si sta verificando, soprattutto se non è smart working ma remote working, è la mancanza di creatività. Questa non nasce nelle ore lavorative o davanti a un computer, ma può svilupparsi sia tra le mura domestiche o in tutte le altre operazioni che fanno le persone, dal viaggio agli incontri, ossia sperimentando e muovendosi "lateralmente" con il pensiero e la collaborazione è decisamente importante. La ricaduta la vedremo tra qualche mese.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, quando il decreto decaderà.
Nel frattempo, tante aziende pretendono che i lavoratori arrivino in ufficio comunque, dotandoli di mascherine "super sicure", altre rilanciano lo smartworking su tutti i giorni lavorativi fino al 2021 inoltrato.
Il mondo è bello perché è vario, purché non sia avariato.