L'inflazione torna a crescere in Italia, raggiungendo l'1,4% a novembre 2024, rispetto allo 0,9% del mese precedente. Questo aumento dei prezzi, rilevato dall'Istat, si concentra soprattutto su beni alimentari e energia, con un impatto significativo sulle tasche degli italiani in vista del Natale.
A novembre, il costo dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, è aumentato del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche i prodotti di largo consumo, quelli che acquistiamo più spesso, hanno subito un rincaro, passando dall'1% all'1,8%.
Questa accelerazione dei prezzi, secondo l'Istat, è dovuta principalmente all'aumento dei beni energetici regolamentati, che sono passati da un +3,9% a un +7,5%. Anche i beni energetici non regolamentati contribuiscono al rialzo, seppur con una flessione meno marcata rispetto ai mesi precedenti. Altri settori che hanno registrato aumenti significativi sono i beni alimentari lavorati e non lavorati, i beni durevoli, i servizi relativi ai trasporti e, in misura minore, quelli relativi all'abitazione e alle comunicazioni. L’aumento dei prezzi sta colpendo duramente le famiglie italiane, che si trovano a dover affrontare una spesa maggiore per i beni essenziali. Questa situazione crea preoccupazione soprattutto in vista delle festività natalizie, tradizionalmente un periodo di maggiori consumi.
Il Codacons stima che l'inflazione all'1,4% comporterà un aggravio medio di spesa di 460 euro all'anno per una famiglia tipo, che sale a 627 euro per una famiglia con due figli.
L'Italia non è l'unico paese a fare i conti con l'aumento dell'inflazione. Secondo Eurostat, a novembre 2024 l'inflazione nell'Eurozona è salita al 2,3%, rispetto al 2% di ottobre. I valori più alti si registrano in Belgio e Croazia, mentre i più bassi in Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Italia e Slovenia. I maggiori contributi all'inflazione provengono dai servizi, seguiti da cibo, alcol e tabacco, beni industriali non energetici ed energia. L'aumento generalizzato dei prezzi nell'Eurozona evidenzia la complessità del contesto economico attuale, caratterizzato da incertezze e tensioni sui mercati internazionali.