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15/03/2023

leisure

Il cervello dietro la falce e il martello

Robotica e intelligenza artificiale sono un problema per i posti di lavoro: dovremo imparare e rinnovarci costantemente

In Italia si parla di Salario Minimo e di Reddito di Cittadinanza, quasi che il lavoro sia qualcosa di statico e reperibile, o irreperibile.
Settimana scorsa ho partecipato come speaker ad un evento e ho spiegato, provocatoriamente, che il problema non è più la mano di chi tiene la falce e il martello, ma il suo cervello.
Oggi esistono macchine che sono capaci di vendemmiare, girare il formaggio, fabbricare una parete: oggi, non domani.
Con l'avvento dell'intelligenza artificiale e la robotica vedremo esplodere questo tipo di macchinari, ma ci eravamo limitati a lavori manuali e operativi. Oggi uno "sportellista" di una banca è stato sostituito nel 95% dei casi da un'app, la cassiera di un supermercato da un lettore automatico. Si scambia il tempo con la produttività, o meglio spesso si trasferisce quel costo al consumatore!
Dobbiamo stare attenti che con queste tecnologie si corre il rischio di porre in pericolo i posti di lavoro dei lavoratori in ufficio e in fabbrica, anzi, lo vediamo in tante aziende dell'ICT. L'arrivo di queste nuove tecnologie sta già portando ad una riduzione del personale.


Qual è la paura? Che questo potrebbe essere solo l'inizio.
L'intelligenza artificiale e la robotica stanno diventando sempre più avanzate e, in alcuni settori, stanno sostituendo completamente il lavoro umano.
Ci sono preoccupazioni che questa tendenza possa portare ad un aumento della disoccupazione e alla creazione di una classe di lavoratori "inutili" o "obsoleti". Ma ci sono anche alcune sfide che le aziende devono affrontare quando adottano queste nuove tecnologie.
Il posto fisso di Checco Zalone rischia di diventare una chimera, in vari appuntamenti dello SmartBreak quotidiano lo dico spesso.
Le attività ripetitive e a basso livello, come la lavorazione di dati, la preparazione di documenti e la registrazione di informazioni, sono tra quelle più a rischio. Queste attività possono essere facilmente automatizzate grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e della robotica, e ciò significa che i lavoratori che svolgono queste mansioni potrebbero perdere il loro lavoro in futuro.
Ma non solo i lavoratori dell'ufficio sono a rischio. Anche i lavoratori in fabbrica sono vulnerabili all'automazione.

Le macchine possono svolgere attività ripetitive e pericolose, come la saldatura, il taglio e la movimentazione di materiali pesanti, e ciò significa che i lavoratori che svolgono queste mansioni potrebbero essere sostituiti dalle macchine.
Diciamocelo francamente: il fenomeno risulta essere particolarmente preoccupante in quanto i lavoratori in fabbrica spesso non hanno le competenze o le qualifiche necessarie per passare a lavori più sofisticati e avanzati. Ciò significa che potrebbero trovarsi senza lavoro, e senza molte opzioni per trovare un nuovo lavoro che possa sostituire quello che hanno perso.
Iniziamo a considerare le macchine come strumenti che possono aiutare i lavoratori a svolgere il loro lavoro in modo più efficiente, liberando tempo e risorse per svolgere attività più sofisticate e avanzate. Ciò significa che i lavoratori potrebbero avere l'opportunità di svolgere lavori più creativi e gratificanti, che richiedono abilità che solo i lavoratori umani possono fornire.
Una delle sfide più grandi è quella di integrare l'intelligenza artificiale e la robotica con i lavoratori esistenti. Le aziende devono trovare modi per garantire che i lavoratori non siano semplicemente sostituiti dalle macchine, ma che lavorino insieme ad esse per migliorare l'efficienza e la produttività.


Ci sono anche preoccupazioni per la sicurezza dei lavoratori quando lavorano vicino alle macchine e per la formazione necessaria per utilizzare correttamente le nuove tecnologie.
La sfida dei prossimi anni è questa, considerando che intorno a dei posti di lavoro c'è un indotto significativo.
Recenti stime degli Stati Uniti parlano di oltre un miliardo di piedi quadrati (92 milioni di metri quadrati) di spazi negli uffici andranno perduti! Il real estate verrà ridimensionato, se pensate agli spazi commerciali fate le dovute proporzioni.
Quindi, l'intelligenza artificiale e la robotica hanno il potenziale per migliorare notevolmente la vita dei lavoratori, ma i rischi sono enormi. Le aziende e i governi devono lavorare insieme per creare programmi di formazione e di transizione che aiutino i lavoratori a navigare attraverso questi cambiamenti perché gli effetti sociali dell'introduzione di queste nuove tecnologie sono significativi.


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