Collaboration come fattore
chiave della strategia aziendale
Con l’avvento del social networking le imprese devono
adottare strumenti più efficaci per condividere le informazioni
Una recente indagine
commissionata da Avanade,
condotta su oltre 500
dirigenti a livello mondiale,
sull’adozione di tecnologie
di collaborazione, ha
rivelato che nelle aziende
cresce l’importanza di
servizi e software per
migliorare la collaborazione
tra i dipendenti. Ne parliamo
con Fabio Chiodini, Chief
Technology Officer di
Avanade.
Vale la pena investire in
strumenti collaborativi?
Certamente. Da una
recente indagine di
mercato emerge che
l’80% dei manager delle
aziende intervistate
ritiene la “collaboration”
come una delle chiavi di
successo per le imprese.
La “collaboration” riveste
ultimamente un ruolo
fondamentale nella strategia
aziendale, in quanto i
mercati sono sempre più
dinamici, le aziende in
continuo cambiamento e la
mole di informazioni a cui
le persone sono sottoposte
aumenta giorno per giorno.
Inoltre, con l’avvento
del social networking
la collaborazione tra le
persone è entrata in una
nuova era. Di conseguenza,
l’adozione degli strumenti di
collaboratione e information
management efficienti, facili
da usare, è una chiave di
successo per sfruttare le
conoscenze aziendali in
modo efficace.
Possiamo fare degli
esempi?
Abbiamo molte esperienze
nelle varie industry, grazie
al nostro network di clienti
e consulenti. In modo
particolare, in Italia siamo
abituati alla realizzazione
di collaboration in ambito
financial services. Le
banche, per le proprie
strutture, per le informazioni
e i processi che devono
gestire, necessitano
di un sistema efficace
innanzitutto di condivisione
delle informazioni.
Ultimamente poi, hanno
ritenuto imoprtante anche
Condividi | Business Community - Magazine - Settembre 2010 | | vai al sito | SOMMARIO