Business Community Magazine - Agosto 2010
modalità di erogazione.
Quasi inutile sottolineare
come il merito di tutto ciò
dipenda dal passaggio al
digitale in tutte le sue forme.
Giusto per citare un paio di
esempi, molto creativa la
forma scelta da ABC News
per veicolare il proprio
contenuto sui tablet di ultima
generazione. E Flipboard,
un’altra applicazione per
iPad, coniuga per la prima
volta e con successo tre
ingredienti fondamentali:
contributi editoriali,
segnalazioni provenienti
dai social media e un
formato di presentazione
estremamente gradevole
e intuitivo, dando origine a
un’esperienza informativa
vincente e unica. Il tutto
reso disponibile dal vero
elemento trainante nella
produzione dei contenuti da
qui in poi: la tecnologia.
La domanda su cosa
succederà in chiave futura ai
giornali in versione online è
solo una parte del problema.
Il vero focus è piuttosto
decifrare con un certo
anticipo sui tempi e sulla
concorrenza quali saranno
le forme tecnologiche più
efficienti di distribuzione,
rendering e lettura dei
contenuti prodotti da questo
momento in poi. Spesso
si tende a confondere
lo strumento fisico con il
contenuto, dimenticando
come il punto di partenza
per chiunque abbia velleità
editoriali risieda nel costruire
una proposizione media di
qualità elevata da veicolare
su più piattaforme digitali.
Esercizio relativamente
semplice per nuove realtà,
molto più complicato per
Media Companies trascinate
verso il basso da una
struttura di costi concepiti
per un modello di business
spesso sovvenzionato
e caratterizzato da
“economics” non riproducibili
in ambito online. Per i
quotidiani la transizione è
ancora più complessa, per
scelte compiute oltre dieci
anni fa (fornitura gratuita
degli articoli) e
per la staticità
e bassa
frequenza di
aggiornamento
delle
informazioni
rispetto a
qualsiasi altro
mezzo di
comunicazione.
Prevedere
quindi una
continua
contrazione
della diffusione
delle copie cartacee e -
allo stesso tempo - un
incremento nell’uso delle
stesso contenuto che una
volta veniva ospitato nelle
pagine sono due facili
previsioni.
Dal punto di vista
personale, è un vero
piacere documentarmi su
quanto accade nel mondo
attraverso siti e applicazioni
digitali, processo che
avviene in modo naturale e
non predefinito attraverso
laptop, lettore audio, tablet
o smartphone. E non ho
nessun problema a pagare
per questi contenuti, basta
che riesca a riconoscervi
qualità e stimoli intellettuali.
Stefano Maruzzi, Country
Director di Google Italy
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