Le aziende italiane pronte alla trasformazione digitale
Dopo il Social Business Forum, Open Knowledge offre consulenza alle aziende che vogliono sfruttare il social business
Dopo il Social Business Forum, Open Knowledge offre consulenza alle aziende che vogliono sfruttare il social business, ne abbiamo parlato con Cosimo Accoto, Partner di OpenKnowledge.
I mesi successivi al Social Business Forum 2013 sono stati molto intensi. Ci stiamo concentrando sul fornire un corretto supporto alle aziende che stanno avviandosi alla cosiddetta trasformazione digitale.
Quello che notiamo in particolare negli ultimi mesi è che le aziende non solo richiedono di essere accompagnate nel processo di trasformazione, ma di essere accompagnate nel processo di accelerazione del processo di trasformazione.

Se fino a qualche anno fa le aziende erano incerte se intraprendere oppure no questo cambiamento, oggi esiste la consapevolezza di questo, ma al contempo i contesti internazionali, le trasformazioni economiche e sociali, richiedono di accelerare il passaggio alla digitalizzazione.
Per noi di Open Knowledge, non è un passaggio alla digitalizzazione, che è inevitabile, ma un passaggio alla social business trasfromation.
Come si fanno ad accelerare i processi di trasformazione per beneficiare dei vantaggi senza rischiare di essere travolti dalla complessità dei processi?
Forse è utile chiarire che un processo di accelerazione della trasformazione richiede una chiara consapevolezza dello stato in cui l’organizzazione si trova. Trattandosi di un processo di trasformazione, è ovvio che questa deve essere graduale, quindi bisogna conoscere lo stato dell’impresa perfettamente e in ogni momento.
Il nostro apporto è la ricerca di quella che noi definiamo “readiness aziendale”, capire l’azienda dove si trova nel processo di trasformazione e in relazione a questo stadio in cui si trova possiamo suggerire le misure più opportune per traghettare il cambiamento e l’accelerazione nella maniera più efficace. Questa misurazione della prontezza deve essere fatta su tutte le dimensioni aziendali. Esiste una prontezza culturale interna, ossia quanto l’azienda è consapevole della necessità di trasformarsi, quanto l’azienda ha riflettuto e conosce se stessa, sfruttando le reti informali presenti all’interno dell’azienda. Ma conta anche quanto l’azienda conosce i propri consumatori e come viene percepita da questi, quindi la percezione all’esterno e se ha approntato un’analisi del customer journey, capire cioè non soltanto che cosa il consumatore dice in rete, quanto capire qual è il percorso effettuato, il suo behaviour complessivo.
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