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_Febbraio2014

economia

Azzurri versus Les Bleus: chi saranno i migliori?

Milovanovski (Kempen): L’analisi tecnica del mercato indica che nel 2014 puntare sui BTP sarà più premiante che scegliere gli OAT

Nel 2014, è probabile che il mercato dei BTP si riduca in termini di emissioni lorde. Il mercato stima una contrazione delle emissioni lorde nell’ordine di 1025 miliardi di euro rispetto al 2013, una delle più grandi riduzioni in Europa. Una contrazione dell\'offerta favorisce gli indicatori di analisi tecnica perché gli investitori devono assorbire meno bond, e occorre tener presente che la legge della domanda e dell\'offerta è un aspetto essenziale nei mercati obbligazionari.
“Nonostante le emissioni lorde si stiano riducendo, il mercato dei BTP rimane uno dei mercati obbligazionari europei con maggiore liquidità”, afferma Sascha Milovanovski, Portfolio Manager Kempen Core Fixed Income, Kempen Capital Management.
“L\'Italia è in buona compagnia di un Paese europeo con un’economia forte: infatti, anche la Germania emetterà un numero significativamente inferiore di obbligazioni nel 2014.
Una minore erogazione non è solo favorevole in senso assoluto, ma suggerisce che il mercato dei BTP potrebbe guadagnare in termini relativi. La Francia, per esempio, si prevede che incrementi le proprie emissioni lorde nel 2014.

Fattori tecnici di supporto, in termini assoluti e relativi, in combinazione con una ulteriore ripresa economica della zona euro, dovrebbero indurre a preferire i BTP rispetto agli OAT nel 2014”, conclude Milanowski.
E secondo William de Vries, Head of Core Fixed Income, Kempen Capital Management, “Per gli investitori obbligazionari le buone notizie sembrano avere sempre un rovescio della medaglia. Il recente rally dei titoli di Stato italiani conferma le note più positive provenienti dalla ricerca macroeconomica. L\'economia italiana mostra i primi segnali di ripresa, che in questo momento è trainata soprattutto dalla crescita delle esportazioni.
La convergenza dei rendimenti obbligazionari europei prosegue, e i BTP italiani stanno entrando in uno scenario di tassi di interesse bassi, insieme agli OAT francesi e ai Bund tedeschi. Il rendimento dei titoli italiani è ormai nettamente al di sotto del 4%, e il governo italiano è in grado di finanziarsi sui livelli di minimo storico. Tutte buone notizie, ma che si accompagnano al fatto che il rendimento atteso dei titoli italiani sta rapidamente diminuendo. Ci spieghiamo: con l\'economia italiana che sta recuperando sempre più, come ci aspettiamo che farà, la possibilità di avere un rendimento complessivo positivo su un BTP a lungo termine acquistato oggi sta diventando sempre più ridotta.


Gradualmente, i titoli italiani iniziano a sembrare costosi in termini assoluti, come lo sono i Bund e gli OAT.
Per essere chiari, in termini relativi i titoli italiani sono ancora molto attraenti rispetto, per esempio, agli OAT francesi. Pertanto, ci aspettiamo che l’attuale corsa dei BTP non si fermerà bruscamente, visto che sempre più investitori stanno vendendo obbligazioni europee dei paesi ‘core’ per acquistare i BTP. Ma valore in termini relativi non significa rendimento assoluto positivo. Rendimenti più bassi significano prezzi più alti, e proprio come nell’alpinismo, più si sale in alta quota, più si richiede uno sforzo maggiore, essendo l\'aria sempre più rarefatta. Anche se rimane il potenziale per rendimenti positivi, per il 2014 gli investitori non possono chiaramente aspettarsi di ottenere gli stessi enormi rendimenti positivi che i BTP hanno fornito nel corso degli ultimi 2 anni. In questo senso, possiamo dire che i BTP stanno entrando nell’aria rarefatta d’alta quota”.


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