Farà leva sull’esperienza di formazione e consulenza della Bocconi e della Camera di commercio, allo scopo di accelerare la crescita delle imprese e dei professionisti innovativi.
Il progetto prevede l’accompagnamento delle imprese e dei professionisti per un massimo di due anni in locali forniti dall’Università Bocconi, per i primi tre mesi dedicati a formazione e tutoring, e dal Comune di Milano (in via Bottego e via Cilea) per il restante periodo.
La Camera di commercio metterà a loro disposizione Palazzo Giureconsulti come sede di rappresentanza.
Ogni impresa avrà a disposizione: un advisory board appositamente costituito e comprendente esperti del suo settore di attività; una piattaforma di cooperative social networking, unsistema ERP online, un servizio virtuale di segreteria; supporto per accedere a finanziamenti agevolati; servizi in materia di innovazione, ricerca scientifica e internazionalizzazione forniti dalle aziende speciali della Camera di commercio; supporto allo sviluppo da parte dei centri di ricerca della Bocconi.
Innovatività, solidità dell’idea, localizzazione a Milano o provincia e possesso di una laurea sono le caratteristiche richieste sia agli imprenditori che ai professionisti.
Dalle imprese ci si attende inoltre una prospettiva internazionale, mentre i professionisti con partita Iva dovranno avere meno di 35 anni ed essere attivi, per questo primo bando, nella comunicazione o nei servizi alle imprese.
“Con Speed MI Up”, ha affermato il rettore della Bocconi, Andrea Sironi, “l’Università intende calare la propria conoscenza nella realtà, disseminarla presso un pubblico ampio, costituito in questo caso dall’intera comunità milanese, e contribuire allo sviluppo locale”.
“L’aspetto qualificante dell’iniziativa è l’accento posto non solo sui servizi infrastrutturali, che pure saranno della massima qualità, ma sulle competenze di business e management che consentiranno alle nuove imprese di svilupparsi, crescere e creare occupazione”, ha aggiunto il consigliere delegato dell’Università, Bruno Pavesi.
“Il progetto Speed Mi Up è la dimostrazione dei buoni risultati che si possono ottenere quando le istituzioni collaborano in modo costruttivo e lungimirante tra loro”, ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano.
“Questo nuovostrumento ha l’obiettivo di sostenere imprenditori e professionisti nella fase iniziale della loroattività, che è poi quella più critica.
È attraverso iniziative come Speed Mi Up, capaci di attrarre anche talenti imprenditoriali dall’estero, che si può rispondere con efficacia alla grande crisi e mettere le basi per tornare a crescere”.
“Il nuovo incubatore Speed Mi Up è un progetto importante per questa Amministrazione, che considera strategica la nascita di imprese innovative per sostenere lo sviluppo economico della città e l’occupazione giovanile”, ha detto l’assessore Cristina Tajani.
“Il progetto Speed Mi Up prenderà vita in spazi comunali riqualificati e si inserisce in una strategia complessiva sulla creazione di impresa, sull\'innovazione e il trasferimento tecnologico che vede il Comune collaborare col sistema universitario e con altre istituzioni, prima tra tutte la Camera di commercio: crediamo che la collaborazione tra enti privati e pubblici sia la strada migliore per rafforzare le potenzialità di sviluppo e l\'attrattività del nostro territorio verso le giovani generazioni”.
“La Camera di commercio di Milano”, ha dichiarato Alberto Meomartini, presidente del consorzio Speed MI Up, costituito da Università Bocconi e Camera di commercio, e vice presidente della Camera di commercio di Milano, “è impegnata nel sostegno ai giovani e alle idee innovative, che rappresentano un fattore centrale di competitività del nostro sistema economico e produttivo.
Milano, in particolare, rinnova ogni giorno la sua vocazione imprenditoriale agendo sulla creatività, sulla capacità innovativa e l’adattabilità ai mercati delle risorse umane.
Questo progetto è di fatto una nuovainfrastruttura a disposizione delle imprese, a partire dallestart up e dai giovani professionisti”.
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